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GRANDE SUCCESSO PER IL SEMINARIO DEI PANIFICATORI ASCOM

IL BINOMIO PREZZO / VALORE DEL PANE E LE AZIONI DI MARKETING PER SOSTENERLO: QUESTO IL FOCUS DEL SEMINARIO FORMATIVO ORGANIZZATO PER I PANIFICATORI ASCOM NEL CORSO DEL QUALE E’ STATO ANCHE PRESENTATO UN DOCUMENTO CHE CHIEDE ALLA POLITICA LA RAPIDA APPROVAZIONE DI UNA LEGGE CHE DISTINGUA IL PANE FRESCO DA QUELLO CHE TALE NON È
“Il binomio prezzo / valore del pane e le azioni di marketing per sostenerlo”: questo il tema che è stato affrontato nel corso del seminario gratuito valido per il percorso formativo di aggiornamento professionale previsto dalla legge regionale 2013 e organizzato dai panificatori soci di Ascom Padova nella sede Confcommercio di Piazza Bardella.
Dopo l’introduzione di Carlo Quartesan, presidente del gruppo Panificatori, e i saluti del presidente Ascom Patrizio Bertin, si sono alternati i contributi di Roberta Parollo, consulente di marketing e comunicazione, che ha trattato il tema della differenziazione nell’assortimento dei servizi offerti e del come rendere speciale l’esperienza dell’acquisto in negozio e del consumo del prodotto acquistato e di Davide Barollo, dell’Ufficio Marketing Ascom Padova, che ha parlato dell’importanza fondamentale di investire nella comunicazione, andando a trattare temi come la programmazione e la gestione dei media tradizionali e dei social media.
Alla fine del convegno è stato poi presentato dal presidente Quartesan un documento redatto con la collaborazione della Federazione Italiana Panificatori Panificatori-Pasticcieri – l’organizzazione nazionale maggiormente rappresentativa delle aziende di panificazione artigianali - indirizzato ai candidati al Parlamento delle Repubblica Italiana e contenente un appello alla politica perchè si faccia carico di promuovere nella prossima legislatura l’approvazione urgente di una legge che valorizzi la produzione e commercializzazione del “pane fresco” in Italia.
Le oltre 25mila aziende artigianali che quotidianamente svolgono l’attività di panificazione in Italia - circa 250 nel padovano per lo più di carattere familiare – denunciano l’intollerabile assenza di un quadro normativo di riferimento per l’intero comparto che permetta di distinguere con chiarezza il vero pane fresco dai tanti e diversi prodotti che vengono oggi offerti ai consumatori italiani con tale qualifica, pur non avendo del pane fresco né la qualità né le caratteristiche essendo stati prodotti chissà dove e chissà da chi.
L’auspicio è che si torni a prestare attenzione alle problematiche delle aziende di panificazione con l’impegno di promuovere e sostenere, fino ad una sua rapida e definitiva approvazione, la proposta di legge per la regolamentazione della produzione e vendita del pane fresco.

Padova 1° marzo 2018