
PER IL 55,3% DEI GIOVANI IMPRENDITORI DI CONFCOMMERCIO LA MANOVRA DEL GOVERNO E’ POCO O PER NULLA EFFICACE.
IL GIUDIZIO E’ EMERSO NEL CORSO DEL FORUM DEI GIOVANI DI CONFCOMMERCIO SVOLTOSI A SIRMIONE.
LOSEGO (ASCOM PADOVA): “FINALMENTE NELLE RICERCHE EMERGONO LE QUESTIONI DELLA SOSTENIBILITA’ E DELLA DIGITALIZZAZIONE”
La bocciatura c’è tutta: il 55,3% delle imprese giovani del terziario ritiene poco o per nulla efficace la manovra del Governo per affrontare la crisi.
Il giudizio, duro seppur articolato, è emerso nel corso dell'11° Forum dei Giovani Imprenditori di Confcommercio “Giovani del mio stivale”, organizzato a Sirmione ed al quale gli junior dell’Ascom di Padova hanno partecipato con un folto gruppo composto, oltre che dal presidente Massimiliano Losego e dai vice Valentina Bertin e Stefano Piccolo, anche da Elena Morello, Riccardo Capitanio, Stefano de Troia, Elisa Polloni, Emanuele Turcato, Alessandro Niero e Massimo Paggetta“Siamo preoccupati perché l’economia è in rallentamento, e l'andamento dello spread e il suo impatto sui conti pubblici può produrre ripercussioni importanti sul sistema produttivo – ha detto il presidente nazionale Andrea Colzani –. Ma siamo preoccupati anche e soprattutto per la recente bocciatura della manovra economica da parte dell’Europa. Le imprese, per tornare a investire, hanno bisogno di una prospettiva meno incerta. Bene ha fatto il Governo a scongiurare l’aumento dell’Iva, perché questo sarebbe stato letale per la domanda interna. Ma rimane un’incognita il destino della nostra manovra, che contiene peraltro alcune cose condivisibili, come la flat tax. Altre, invece, un po' meno, come il reddito di cittadinanza”.Per i giovani di Confcommercio servono meno burocrazia e meno tasse (ed è ciò che almeno l'80% dei giovani imprenditori del terziario chiede al governo), problemi che da sempre riducono le potenzialità espansive della nostra economia e delle nostre aziende. Senza contare la necessità di una maggiore deducibilità degli interessi passivi che gravano sulle imprese e una maggior attenzione alle politiche del lavoro al fine di limitare lo sfruttamento, aumentare l’occupazione e aiutare l’imprenditore a valorizzare i propri collaboratori.“Con piacere – ha commentato al rientro da Sirmione il presidente Losego – ho notato che i temi della sostenibilità e della digitalizzazione finalmente emergono dalle ricerche come caratteristiche quasi “naturali” sia tra i consumatori del futuro che tra le imprese più giovani del terziario. In tal senso credo sia importante utilizzare e divulgare le competenze messe a sistema da Edi Confcommercio - (Ecosistema Digitale per l'Innovazione italiano) per ridurre il gap tra aziende e mercato”.
Padova 28 novembre 2018
