CAPITANIO (FEDERMODA ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): "FENOMENO ALTAMENTE SCORRETTO ANCHE SE DIFFUSO SIA IN CITTA' CHE IN PROVINCIA".
BERTIN (PRESIDENTE ASCOM): "ABBIAMO INTERESSATO L'AMMINISTRAZIONE PADOVANA. SE SI TRATTA DI ESCAMOTAGE E' GIUSTO CHE INTERVENGA"
La stagione fredda, decisamente in ritardo, non ha certamente aiutato.
"Però questa non può essere una giustificazione alla concorrenza sleale. Le regole vanno rispettate da tutti altrimenti il caos, alla fine, sarà dannoso per l'intero comparto".
Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Ascom Confcommercio Padova, da una decina di giorni è costretto a raccogliere le lamentele di colleghi che vedono altri colleghi proporre vendite di liquidazione per rinnovo locali se non, addirittura, per rinnovo mobilio.
"E' un fenomeno che sta attraversando, indifferentemente, sia la città che la provincia - continua il presidente dei commercianti del comparto moda dell'Ascom - ed è evidente che lo scopo sostanziale di queste liquidazioni sia quello di aggirare la normativa sui saldi invernali, creando, in un momento assolutamente non facile per le attività del settore, una grave concorrenza sleale nei confronti degli operatori. Peraltro nel momento più atteso dell’anno per realizzare quel fatturato che è spesso decisivo per far quadrare i bilanci".
Capitanio non intende crocifiggere nessuno ma non intende nemmeno avvallare comportamenti che hanno tutti i caratteri della concorrenza sleale e che tendono ad anticipare i saldi addirittura a prima di Natale.
"Ricordo - continua - . che iniziative di questo tipo necessitano di un controllo molto accurato dei requisiti richiesti per legge e delle modalità di svolgimenti".
Quali siano lo ricordano i tecnici dell'Ascom: "Serve un'istanza on line al Suap da effettuarsi almeno 10 giorni prima della data di inizio della vendita, poi serve una relazione in cui vengono descritti puntualmente gli interventi da attuare (e che devono essere tali da non consentire il regolare svolgimento dell’attività commerciale), vanno poi indicati gli estremi dell’eventuale titolo autorizzatorio necessario per l’esecuzione dei lavori, va sottoscritto l'impegno a sospendere l’attività per il tempo necessario ad eseguirli e va presentato un dettagliato inventario della merce."Per quanto riguarda la città - aggiunge il presidente dell'Ascom, Patrizio Bertin - abbiamo preso contatto con l'assessorato al commercio chiedendo che nei confronti di chi ha in corso iniziative di questo tipo si proceda ad una verifica diretta presso l’esercizio per constatare la corrispondenza con gli impegni dichiarati. Se i lavori sono reali non c'è problema ma se sono un'escamotage per by-passare le norme, allora è giusto che l'autorità intervenga per sanzionare".
In particolare, sostengono i tecnici dell'Ascom, a preoccupare è il riassortimento della merce in vendita dopo l’inizio della liquidazione.
"Un'operazione molto scorretta - conclude Capitanio - che laddove dovesse essere effettuata rappresenterebbe di per se stessa un'autoaccusa!"
Padova 17 dicembre 2018