ZAGLIA (LIBRAI E CARTOLIBRAI DELL'ALI ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): "LA SPESA PER I LIBRI NON RAGGIUNGE IL COSTO DI UN CAFFE' AL GIORNO. MA LO STATO DOVREBBE CONSENTIRE LA DETRAZIONE FISCALE DEI LIBRI COME PER LE SPESE MEDICHE E LA PALESTRA
"Il caro libri? Un falso problema”.
Antonio Zaglia è il presidente dei librai e cartolibrai dell’Ali Ascom Confcommercio di Padova ed il suo commento è categorico: “Il prezzo dei libri di testo è stabile e a malapena raggiunge il costo di un caffè al giorno. Parlare di 1000 euro a famiglia, come qualcuno ha fatto in questi giorni a livello nazionale, o è in malafede, o fa riferimento a famiglie numerose o è alla ricerca di un po’ di notorietà”.
Zaglia, peraltro, parte da un'analisi di Rinascita informatica che ha preso in esame tutte le adozioni dei libri di testo operate dalle scuole italiane come risultano dal sito del Miur.
"Il risultato - sottolinea - è che una famiglia, per un figlio alle scuole medie, spenderà mediamente 0,51 euro al giorno, cifra che per l'intero ciclo delle superiori diventa pari a 0,65 euro al giorno. Si tratta di valori sostanzialmente stabili se confrontati con quelli dell'anno scorso".
Insomma, niente panico anche se il presidente dei librai e dei cartolibrai dell'Ali Ascom Confcommercio di Padova non rinuncia ad un paio di passaggi polemici.
"Come librai italiani - rilancia - siamo da sempre convinti che le famiglie debbano essere sostenute nell'impegno educativo dei loro figli, con forme di detrazione fiscale al pari ad esempio delle spese mediche e per la palestra: mens sana in corpore sano, dicevano i latini, o no? Purtroppo ci viene costantemente detto che il provvedimento costerebbe troppo, ma allora delle due l'una: o siamo convinti che questo Paese debba investire sulla cultura oppure siamo convinti che basti dare un po' di reddito elargito generosamente a tutti tanto da vivere un presente meno agro ma precludendo il futuro dei nostri figli".
Zaglia insiste: "Continuare a indicare i libri di testo e le spese per la formazione, in generale, come causa delle difficoltà delle famiglie ci sembra un esercizio "tafazziano". Non siamo certo stati noi a diffondere i dati sulla lettura e sulla comprensione del testo scritto che di recente sono stati resi pubblici e che tanto allarme hanno destato tra gli esperti''.
Dunque?
“Nell'immediato smettiamola di dire che c'è un'emergenza per la spesa dei libri di testo e un'emergenza per i corredi scolastici. Anni fa la nostra categoria propose un kit non griffato con quaderni, penne, astucci, diari e zainetti ad un prezzo popolare. Risultato: tutti invenduti: no griffe, no mercato, con buona pace di chi sosteneva che eravamo noi a spingere in un determinato senso ed invece erano (e sono) i ragazzi e le famiglie. Al di là di questo, però, c'è una cosa che come librai e cartolibrai possiamo fare e che anzi facciamo ogni giorno ed è quella, come sottolinea sempre il nostro presidente nazionale Paolo Ambrosini, di continuare ad offrire agli studenti e alle loro famiglie la competenza e la professionalità del nostro servizio tutto l'anno, convinti come siamo che la prima forma di risparmio vera sia il servizio".
Padova 9 agosto 2019