LETTERA DELL’ASSESSORE REGIONALE, ROBERTO MARCATO, AI PARLAMENTARI VENETI PER DEFINIRE, UNA VOLTA PER TUTTE, LA NORMATIVA CHE DEVE NECESSARIAMENTE REGOLARE L’ATTIVITA’ DEGLI AMBULANTI.
SATTIN (PRESIDENTE REGIONALE E PROVINCIALE DI PADOVA DELLA FIVA ASCOM CONFCOMMERCIO): “OTTIMA INIZIATIVA PER ELIMINARE L’INCERTERZZA CHE CREA DIFFICOLTA’ AGLI OPERATORI DEL SETTORE”
“Un’ottima iniziativa per non lasciare tempo al tempo e non arrivare alla fine dell’anno senza che si sia provveduto a regolare la materia”.
Ilario Sattin, presidente regionale e provinciale di Padova della Fiva, l’organizzazione di Confcommercio degli ambulanti, plaude all’iniziativa dell’assessore allo sviluppo economico, Roberto Marcato, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera ai parlamentari veneti per sollecitarli a farsi parte in causa per giungere, prima della scadenza del 31 dicembre 2020, ad una normativa in materia di commercio su aree pubbliche.
“L’iniziativa dell’assessore Marcato – prosegue Sattin – fa seguito al nostro incontro di dicembre nel corso del quale l’assessore si era impegnato a “scuotere” i palazzi romani al fine di evitare che i postumi della direttiva Bolkestein potessero determinare quel vuoto normativo che determinerebbe notevoli criticità sul piano tecnico-operativo”.
Per assicurare la necessaria certezza agli ambulanti, peraltro da ormai da anni sottoposti ad un regime di precarietà che si riverbera negativamente sugli investimenti, serve dunque una nuova legge.
“Appare utile ricordare – sottolinea l’assessore nella sua lettera ai parlamentari veneti – che tutte le concessioni attualmente vigenti scadranno il prossimo 31 dicembre 2020, pertanto entro tale data dovranno essere necessariamente indicati ai comuni con congruo anticipo, i criteri per le procedure di selezione”.
Insomma: sfruttare questi mesi per dare certezze a chi opera su aree pubbliche.
“Adesso - conclude Sattin – la palla passa ai nostri parlamentari che credo non mancheranno di attivarsi per far sì che il Parlamento vari, finalmente, una norma in grado di dare certezze a chi, ogni mattina, parte ancora col buio per raggiungere le piazze e che, da quando la Bolkestein ha fatto la sua comparsa, vive in una sorta di limbo che ne pregiudica il proseguo sereno dell’attività”.
Padova 27 gennaio 2020