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CAPITANIO (FEDERMODA ASCOM PADOVA): IL NEGOZIO DEL FUTURO E' REALTA'

UN SONDAGGIO DI FEDERMODA AUSPICA LO SPOSTAMENTO DEI SALDI AL 1° AGOSTO.
CAPITANIO (ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): "IL NEGOZIO DEL FUTURO, IMPROVVISAMENTE, E' DIVENTATO IL NEGOZIO DEL PRESENTE"
"Mettiamola così: quello che almeno da un paio d'anni, nel corso dei convegni, eravamo soliti chiamare il negozio del futuro, improvvisamente è diventato il negozio del presente. Con tutte le conseguenze del caso".
Riccardo Capitanio è il presidente di Federmoda Ascom Padova. Da giorni, in vista della fine del lockdown, è alle prese con la rivoluzione copernicana che sta avvenendo nei suoi negozi ed in quelli dei colleghi.
"Diciamo subito che nulla sarà più come prima - parte diretto - e che si va verso un'economia del fashion retail più reale con prezzi di cartellino non finalizzati allo sconto ma al valore reale della merce. Il che deve poter significare anche stop ai saldi "d'inizio stagione" e spostamento degli sconti al 1° agosto".
Sarà così, visto che, per il momento, la data resta fissata ancora al 4 luglio?
"Non è detto - continua Capitanio - però questo è il "sentiment" che esce da un sondaggio svolto in queste ore da Federmoda nazionale al quale hanno partecipato circa 4mila imprese italiane, 600 delle quali venete".
Cosa esce dal sondaggio "made in Veneto"?
Che il 55% vorrebbe posticipare, che il 29% i saldi li vorrebbe sospendere, che il 6% pensa addirittura di anticiparli, che il 5% propende per la data attuale e che un altro 5% ha preferito ‘by-passare' la domanda, concentrandosi più sulla concorrenza sleale del web e sulla necessità di una regolamentazione delle vendite online. Opinioni diverse, in qualche modo però frutto di una lettura "tradizionale" delle vendite che oggi non esiste più.
"E' chiaro - ammette Capitanio - che la maggioranza degli imprenditori del settore vuole l'inizio delle vendite in saldo all'effettiva fine stagione, e lo vuole tanto per la primavera/estate quanto per l'autunno/inverno. C'è poi un auspicio supplementare ed è quello del mantenimento della data unica nazionale indispensabile per evitare scorrette competizioni tra territori. Di sicuro la ripartenza sarà comunque difficile e con il freno a mano tirato. Tanto tirato che se non ci saranno destinazioni di denaro a fondo perduto temo che in tanti saranno costretti ad arrendersi, con conseguenze terribili sul piano occupazionale, visto che il nostro è un settore che registra una delle più alte concentrazioni di personale dipendente".
Eppure, in un quadro che ha i colori più di Caravaggio che non quelli di Botticelli, qualcosa del negozio ex futuribile diventato improvvisamente attuale, si muove.
"Utilizzando la tecnologia che già esiste - spiega il presidente padovano di Federmoda Ascom Confcommercio - stiamo testando le soluzioni per collegare il cliente con il negozio. In anticipo sull'acquisto, grazie ad una webcam installata sugli occhiali indossati dalla commessa, il cliente potrà dialogare e vedere le proposte della stessa, essere consigliato e aiutato in una scelta che per essere tale ha bisogno di un servizio sorretto da grande professionalità. Nel frattempo, come associazione, vedremo di aiutare tutti i colleghi che operano sul territorio ad utilizzare sistemi di "try at home", ovvero "prova a casa" che stiamo implementando".

Padova 8 maggio 2020