MIGLIORANO, PUR RIMANENDO NEGATIVI, I DATI SULLE IMMATRICOLAZIONI AUTO NEL MESE DI LUGLIO IN PROVINCIA DI PADOVA (-17,03%).
GHIRALDO (CONCESSIONARI AUTO ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “IMPOSSIBILE TORNARE AI LIVELLI PRE-COVID, MA BENE, PER FORTUNA, GLI INCENTIVI ANCHE ALLE AUTO EURO 6”
E’ finita la lunga traversata del deserto per il settore dell’automotive?
“Ritornare ai livelli pre-Covid è impossibile – commenta Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova – anche perché, va ricordato, nei mesi precedenti abbiamo inanellato una serie di risultati negativi da far spavento. Luglio, in qualche maniera, rimette un po’ le cose a posto (o quasi) grazie alle iniziative promozionali delle case automobilistiche, ma saranno agosto e settembre a dirci se e come il settore avrà passato la nottata”.
In effetti i dati delle immatricolazioni di luglio, che vedono ancora il mercato influenzato dall’effetto attesa per l’entrata in vigore dei nuovi ecoincentivi statali, segnano per la provincia di Padova un -17,03% rispetto al pari mese del 2019 e che è il risultato, in termini assoluti, di 1.998 auto immatricolate contro le 2.408 di un anno fa. Più pesante e frutto dei mesi durissimi del lockdown il raffronto tra i primi sette mesi del 2020 e i rispettivi primi sette mesi del 2019: - 43,40%.
“Diciamo che gli incentivi introdotti in sede di conversione in legge del Decreto Rilancio diretti a sostenere gli acquisti di autovetture Euro 6, con importi differenziati in presenza o meno di un veicolo da rottamare, sono un primo passo per risollevare il settore poiché si rivolgono ad un pubblico più vasto e vanno nella direzione di accelerare il rinnovo del parco circolante di autovetture, costituito ancora per quasi il 60%, da auto Euro 0, 1, 2, 3 e 4”.
Un approccio pragmatico, questo dell’aver ricompreso anche le auto con le motorizzazioni tradizionali che, nel giudizio di Ghiraldo, va mantenuto anche in futuro.
“Sarebbe un errore – continua – riservare gli incentivi solo ai veicoli elettrici puri o ibridi plug-in perchè l’eventuale e non auspicata limitazione metterebbe seriamente a rischio la già compromessa capacità di ripresa del mercato, assottigliando di molto la platea dei potenziali acquirenti”.
“Non sarebbe male – conclude il presidente dei concessionari dell’Ascom Confcommercio di Padova – un intervento strutturale di più ampio respiro che incida sulla fiscalità delle auto aziendali e sul comparto dei veicoli commerciali leggeri e industriali”.
In ogni caso, come si diceva, non sarà facile tornare ai livelli pre-Covid e a testimoniarlo ci sono anche i dati relativi ai singoli marchi che presentano oscillazioni praticamente mai registrate.
Ecco allora che Dacia, che nei mesi scorsi, in piena crisi, si era difesa bene, a luglio perde il 58,56% rispetto a luglio 2019. Vanno male anche Audi (-43,24%); Ford (-34,72%); Kia (-23,26%); Land Rover (-52,00%); Opel (-41,01%); Suzuki (-76,27%).
Tengono Peugeot (-22,29%); Renault (-16,07%); Citroen (-10,20%); Toyota (-8,26%); Volkswagen (-22,66%) e Volvo (-17,78%) e, per contro, migliorano i marchi FCA (Alfa Romeo +28,57%; Fiat +13,03% e Lancia +25,88%; Jeep +10,81%). Bene Bmw (+30,51%); Hyundai (+18,18%); Skoda (+30,77%) e Seat (+10,71%).
PADOVA 7 AGOSTO 2020