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GLI AIUTI AD AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO BLOCCATI DALLA MANCATA AUTORIZZAZIONE DEL MINISTERO


TREVISAN (FNAARC ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “STRANO, NON VORREI CI FOSSE SOTTO QUALCOSA”

Rispolvera, con i dovuti aggiustamenti, la battuta del grande Totò: “Ma siamo uomini o caporali?”.
Carlo Trevisan, presidente degli agenti e rappresentanti di commercio della Fnaarc Ascom  Confcommercio di Padova, se lo chiede: “Ma al ministero sono solo burocrati o magari c’è qualcosa di inconfessabile?”.
“Non si capisce – spiega Trevisan – perché il ministero, nonostante la nostra rappresentanza nazionale abbia investito direttamente del problema anche la ministra Catalfo, non autorizzi l’erogazione dell’anticipo FIRR (Fondo di Indennità Fine Rapporto), agli iscritti Enasarco, l’ente di previdenza autonomo della categoria”.
Cosa sia questo anticipo Firr è presto detto. La Fondazione Enasarco, per contribuire a far fronte al gravissimo stato di crisi in cui versa la categoria, ha deliberato la possibilità per gli iscritti di richiedere un anticipo del proprio FIRR destinando allo scopo la cifra complessiva di 450 milioni di euro (erogabili in 3 tranches, al fine di non compromettere la sostenibilità della stessa Fondazione) e ha già attivato gli strumenti operativi.
“Nella lettera che il nostro presidente nazionale Petranzan ha inviato alla ministra – continua Trevisan – è stato ricordato “quanto la categoria sia stata ferocemente impattata dall’emergenza Covid e dimenticata dalla politica: per il blocco forzato nel periodo del lockdown, per la contrazione dei consumi e per la loro migrazione verso il commercio elettronico, per l’impossibilità di ricorrere alla cassa integrazione”.
Si potrebbe dire che basta e avanza. Invece c’è di più: “Molti colleghi – precisa il presidente della Fnaarc Ascom Confcommercio di Padova - non hanno potuto accedere al contributo a fondo perduto di 1.000 euro previsto dal Decreto Rilancio, in quanto nel provvedimento governativo non è stato considerato che il differimento della maturazione e del pagamento delle provvigioni ha reso impossibile documentare il calo di fatturato per il periodo previsto, nonostante proprio in quel periodo la stragrande maggioranza degli agenti di commercio e dei promotori finanziari registrava un crollo delle proprie attività”.
Ebbene, a fronte di tutto questo, l’Enasarco è da mesi pronta a erogare gli anticipi.
“Serve solo che la ministra firmi l’autorizzazione – conclude Trevisan – ma, stranamente, nonostante la richiesta dell’Enasarco faccia data dal 10 luglio, a Roma nulla si muove. Per questo mi chiedo: solo burocrati in perenne smart working o c’è sotto qualcosa di più visto che si avvicina la data delle elezioni in Esanarco?”
Elezioni che avverranno on-line a partire dal 24 settembre e fino al 7 ottobre e dove Fnaarc fa parte della coalizione “Enasarco del Futuro”.

PADOVA 9 SETTEMBRE 2020