QUARTESAN (PANIFICATORI ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “PANINO ALTERNATIVA SALUTARE AGLI SNACK CONFEZIONATI”
Alla campanella ormai manca pochissimo. E mentre aumentano in modo esponenziale le preoccupazioni dei genitori per misurazione della temperatura, ingressi scaglionati, provvedimenti e conseguenze in caso di contagio, tra i ragazzi, soprattutto tra quelli più grandicelli, si fa strada la preoccupazione per le limitazioni relative ad uno dei momenti universalmente riconosciuti come i più graditi: i pochi ma intensi minuti della ricreazione.
Inevitabilmente, il momento della ricreazione cambierà. In alcune scuole con spazi più ampi gli alunni potranno uscire dalle aule, sempre con le mascherine e a turni. In altre probabilmente saranno costretti a rimanere in classe e a mangiare la merenda seduti al banco.
Una limitazione forte non fosse altro perché, durante la ricreazione, si sono sempre consolidati rapporti, si sono programmati pomeriggi, sono sbocciati nuovi amori, si sono consumati scherzi e via inventando.
Se dunque i nostri bambini e ragazzi dovranno rinunciare a tutto questo, almeno che la merenda non contribuisca a demoralizzare ancora di più chi ha davanti ancora almeno un paio d’ore di lezione.
Ebbene, contrariamente a quello che si crede, i panini non vanno considerati come dei nemici della linea e della salute degli adolescenti. Anzi, stando a quanto affermato da autorevoli nutrizionisti, i panini possono essere un’alternativa salutare agli snack confezionati per la pausa di metà mattina o del pomeriggio. Devono però essere preparati scegliendo con cura i diversi ingredienti e il tipo di pane.
“Soprattutto il pane – sottolinea Carlo Quartesan, presidente dei panificatori dell’Ascom Confcommercio di Padova – merita un’attenzione particolare. Un pane fresco di 60/80 grammi, realizzato magari con farine dal basso indice glicemico (a differenza delle merendine confezionate), farcito senza eccedere in alimenti ricchi di sale e/o conservanti, sazia e dunque tiene a bada l’appetito”.
Purchè, è bene ribadirlo, il pane sia fresco.
“Purtroppo – continua Quartesan – per comodità e fretta spesso si privilegia un pane surgelato o confezionato che però non ha né le caratteristiche del pane fresco, né le sue qualità organolettiche”.
Lo stesso dicasi per biscotti, brioches, in genere i prodotti da forno che, quando vengono realizzati in uno dei 250 panifici operanti nel padovano, nella freschezza e nell’assenza di conservanti trovano il loro “vantaggio competitivo” in termini salutistici.
Dunque: un panino per rendere la ricreazione meno amara, più salutare e, se la fantasia sale al potere, anche decisamente più sfiziosa!
PADOVA 10 SETTEMBRE 2020