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Comunicazioni su anomalie da plusvalenze per favorire la regolarizzazione: Provvedimento |
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Con Provvedimento 25 maggio 2015, l'Agenzia delle Entrate ha reso note le modalità con cui segnalerà, a imprese e Guardia di Finanza, le possibili incongruenze riscontrate nelle dichiarazioni in relazione alle plusvalenze e/o sopravvenienze attive, per le quali i contribuenti hanno optato per la tassazione rateizzata. In particolare, tale procedura ha lo scopo di:
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Scissioni, Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate |
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Con Risoluzione 26 maggio 2015, n. 52, l'Agenzia delle Entrate, è intervenuta, in risposta ad un istanza di interpello, sulla corretta interpretazione della disciplina contenuta nell'art 173, comma 3, TUIR. In particolare, l'Agenzia chiarisce che:
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Licenziato per le offese al collega davanti alla clientela |
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In tema di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente che oltraggia un collega in presenza della clientela, come confermato dalle testimonianze di altri lavoratori. In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 10842 del 26 maggio 2015, ha ribadito che la sanzione risulta proporzionata in base al CCNL di settore, che punisce la condotta del lavoratore contraria ai doveri civici ed il diverbio oltraggioso con ricorso alle vie di fatto. |
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Licenziamento discriminatorio: provvedimento nullo indipendentemente dalla richiesta del lavoratore |
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In materia di licenziamento discriminatorio, la Corte di Cassazione ha chiarito che la nullità del provvedimento espulsivo risulta indipendente dalla richiesta di accertamento da parte del lavoratore. Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 10834 del 26 maggio 2015, ha precisato che, ai fini dell'annullamento del provvedimento espulsivo, non risulta necessario che il lavoratore richieda che il giudice effettui l'accertamento sulla sussistenza dei presupposti della discriminazione. Tale verifica, secondo la direzione imposta dalla disciplina comunitaria e recepita sia dalla Legge Fornero che dal Jobs Act, opera obbligatoriamente d'ufficio da parte dell'organo giudicante. |
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Non detraibilità dell'indennità di preavviso dal risarcimento per licenziamento illegittimo |
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Secondo la Corte di Cassazione al lavoratore illegittimamente licenziato in regime di tutela reale e il cui rapporto sia stato ricostituito senza soluzione di continuità non può essere detratta dal risarcimento, a titolo di aliunde perceptum, l'indennità sostitutiva di preavviso. Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 10836 del 26 maggio 2015, ha chiarito che è escluso dall'aliunde perceptum tutto ciò che il lavoratore percepisce non già per aver utilizzato le sue energie lavorative liberatesi in ragione del provvedimento espulsivo, bensì sulla base della disciplina dell'attività, quale effetto naturale del recesso datoriale e della risoluzione del rapporto di lavoro. |
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Mansioni superiori: "salvano" dalla procedura di mobilità solo se svolte in via non sporadica |
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La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 10843 del 26 maggio 2015, afferma che è corretto inserire nella procedura di mobilità la lavoratrice che svolge saltuariamente mansioni superiori, nel caso in cui la dipendente, pur svolgendo mansioni promiscue, sia addetta con particolare incidenza a quelle a lei assegnate. Nella fattispecie, la lavoratrice impiegata come addetta alle pulizie in una casa di riposo, aveva impugnato il licenziamento collettivo perché svolgeva saltuariamente mansioni di assistente tutelare. La Corte sul punto ha rilevato che non deve essere fatta un'analisi quantitativa, ma un'analisi qualitativa della mansione maggiormente significativa sul piano professionale, purché non espletata in via sporadica od occasionale. Pertanto, la procedura di mobilità (riguardante una singola unità produttiva) è stata svolta in modo corretto. |
