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Autotrasportatori, definiti gli importi delle deduzioni forfettarie |
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Con Comunicato stampa 2 luglio 2015 l'Agenzia delle entrate ha fissato gli importi della deduzione forfetaria di costi non documentati a favore degli autotrasportatori di cose per conto terzi, prevista dall'art. 66, comma 5, TUIR. Per il 2014 gli importi di tali deduzioni sono fissate in:
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La prescrizione nel reato di fatture false scatta dall'emissione dell'ultima di esse: Cassazione |
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Con Sentenza 2 luglio 2015, n. 27849, la Corte di Cassazione ha precisato che, in caso di emissione di fatture false, ai fini dell'individuazione del momento di consumazione del reato, rileva il momento in cui è avvenuta l'emissione della singola fattura o dell'ultima di esse, nel caso in cui ci siano state più emissioni. Tale principio vale anche nel caso in cui la persona fisica che ha commesso il reato usi società diverse. Ai sensi del comma 2, art. 8, D.Lgs. n. 74/2000, infatti, si considera unitario il reato in questione, commesso nella stesso periodo di imposta, a prescindere dal numero di fatture. Questa unitarietà si ripercuote anche sulla decorrenza della prescrizione. |
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Assunzioni congiunte in agricoltura: istruzioni INPS |
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L'INPS, con la Circolare n. 131 del 2 luglio 2015, fornisce indicazioni sugli adempimenti previdenziali connessi alle assunzioni congiunte in agricoltura. Si ricorda, infatti, che dal 7 gennaio 2015 è consentito l'invio delle comunicazioni di instaurazione/cessazione/variazione di "assunzioni congiunte in agricoltura" tramite l'applicazione "Unilav-Cong" presente nel portale www.cliclavoro.it. In particolare, l'Istituto previdenziale illustra gli adempimenti del c.d. "Referente unico". |
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CCNL Giornalisti: inefficace il licenziamento per la chiusura del giornale senza la comunicazione al comitato di redazione |
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In materia di licenziamento, la Corte di Cassazione ha ritenuto inefficace il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, cioè la chiusura della testata, operato dall'azienda nei confronti di un giornalista in mancanza della necessaria comunicazione al comitato di redazione almeno 72 ore prima del fatto, come previsto dall'articolo 34 del CCNL di categoria. Verificata la mancata comunicazione al Cdr, l'azienda ha sostenuto che la violazione della norma concretizzasse solo un'eventuale condotta antisindacale, ma i giudici della Corte Suprema, nella Sentenza n. 13575 del 2 luglio 2015, hanno letto il disposto contrattuale come adempimento obbligatorio da parte del direttore e dell'editore della testata, tanto più che è previsto anche un incontro con i sindacati nel caso di cessazione dell'attività di una testata al fine di verificare la possibilità di riassorbire i dipendenti licenziati. In mancanza di tali passaggi, quindi, la Cassazione ha confermato la sentenza di secondo grado, giudicando inefficace il licenziamento e disponendo il reintegro del lavoratore. |
