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03/09/2015 - In G.U. il Decreto sulla certezza del diritto

In G.U. il Decreto sulla certezza del diritto

Sulla Gazzetta Ufficiale 18 agosto 2015, n. 190 è stato pubblicato il D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128, riportante "Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23".

Il testo legislativo interviene in materia di:

  • abuso del diritto, con l'introduzione dell'art. 10-bis nella Legge 27 luglio 2000, n. 212 ("Statuto del contribuente"), la cui disciplina è in vigore dal 1° ottobre;
  • raddoppio dei termini per l'accertamento: dal 2 settembre non si applica tale previsione se la denuncia del Fisco all'autorità giudiziaria viene trasmessa o presentata dopo la scadenza ordinaria dei termini, ossia il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione o del quinto in caso si presentazione omessa o nulla).
È stato istituito, inoltre, un regime di adempimento collaborativo tra Agenzia delle Entrate e i contribuenti.

 

Processo tributario telematico: Decreto in G.U.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 10 agosto 2015, n. 184 il Decreto MEF 4 agosto 2015 contenente le regole tecniche per dare avvio al processo tributario telematico.

Con il citato Provvedimento è stata data attuazione a quanto previsto dal regolamento di cui al D.M. 23 dicembre 2013, n. 163, con l'avvio del processo tributario telematico nelle Commissioni tributarie provinciali e regionali di Toscana ed Umbria.

Una volta conclusasi la fase sperimentale, la telematizzazione verrà estesa a tutte le altre Commissioni provinciali e regionali.

 

Chiarimenti sulla voluntary disclosure: Circolari

Con Circolare 11 agosto 2015, n. 30, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in materia di emersione e rientro di capitali dall'estero (cd. "voluntary disclosure").

L'intervento dell'Agenzia si è reso necessario per la risoluzione di numerose problematiche operative emerse in sede di applicazione della procedura, con particolare riferimento alle seguenti tematiche:

  • ambito oggettivo della collaborazione volontaria;
  • adempimenti a carico del contribuente;
  • ambito temporale della procedura di collaborazione volontaria;
  • aspetti sanzionatori.
Con la successiva Circolare 28 agosto 2015, n. 31, sono stati trattati importanti aspetti in merito alla procedura di collaborazione volontaria:
  • internazionale, finalizzata all'emersione spontanea dei capitali detenuti illecitamente all'estero;
  • nazionale, tesa a consentire a tutti i contribuenti, e non solo a coloro che hanno commesso illeciti fiscali internazionali, il ripristino della legalità.

 

Credito d'imposta per la riqualificazione delle imprese alberghiere: definita la procedura telematica

In data 4 agosto 2015, il Ministero dei beni culturali ha definito le modalità e i termini di presentazione dell'istanza di attribuzione del credito d'imposta previsto per gli interventi di riqualificazione delle imprese alberghiere (art. 10, D.L. n. 83/2014).

Si ricorda che il credito d'imposta, ai sensi degli artt. 3 e 4, Decreto 7 maggio 2015, è riconosciuto nella misura del 30% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016:

  • nel limite massimo complessivo (ovvero calcolato sul triennio) di euro 666.667, cui corrisponde un credito di imposta massimo di euro 200.000 (euro 666.667 x 30% = euro 200.000);
  • alle imprese alberghiere esistenti alla data del 1° gennaio 2012, che hanno sostenuto costi per la riqualificazione delle proprie strutture, mediante interventi di ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche, risparmio energetico, acquisto di mobili e componenti di arredo destinati agli immobili oggetto degli interventi.
La registrazione e compilazione dell'istanza per le spese sostenute nel 2014 potrà essere effettuata dalle ore 10.00 del 15 settembre fino alle ore 16.00 del 9 ottobre. Il click day (invio dell'istanza) potrà avvenire dalle ore 10:00 del 12 ottobre 2015 alle ore 16:00 del 15 ottobre 2015.

 

Cassazione: colf licenziabile anche se incinta

Con la Sentenza n. 17433 pubblicata il 2 settembre 2015, la Corte di Cassazione interviene in merito alla licenziabilità della collaboratrice domestica in stato interessante.

In particolare, la Suprema Corte ha dichiarato inapplicabile il divieto di licenziamento della lavoratrice in stato interessante, qualora si tratti di collaboratrice familiare in quanto la norma prevede che, a tale tipologia di dipendenti, non possa essere applicato l'articolo 54 del D.Lgs n. 151/2001 (divieto di licenziamento della lavoratrice in stato di gravidanza).

 

Superlavoro: niente risarcimento se le prestazioni non sono richieste dal datore

Lo stakanovista che accentra su di sé compiti e responsabilità proprie di altri colleghi d'ufficio, senza che il datore di lavoro glielo abbia richiesto, non ha diritto ad alcun ristoro del danno da superlavoro in quanto non sussiste alcuna responsabilità del datore sulla base dell'articolo 2087 del codice civile.

La Corte di Cassazione, nella Sentenza n. 17438 pubblicata il 2 settembre 2015, chiarisce infatti che per invocare il danno da superlavoro il lavoratore deve provare la lesione alla salute, la nocività dell'ambiente di lavoro e il nesso eziologico tra le due; il datore di lavoro, poi, deve documentare di aver posto in atto tutte le cautele necessarie per evitare il verificarsi del danno per escludere la sua responsabilità. Nel caso in specie, però, il lavoratore non riesce a provare quanto sopra, perché mai il datore di lavoro ha richiesto prestazioni aggiuntive rispetto all'orario normale di lavoro, né ha gravato il lavoratore della responsabilità di "raggiungere risultati produttivi ragionevolmente incompatibili con lo svolgimento di una normale attività lavorativa".

 

Licenziamento del lavoratore per il clima di tensione creato in azienda

Secondo la Corte di Cassazione è da ritenersi pienamente legittimo il licenziamento nei confronti del dipendente che, con comportamenti minacciosi ed ingiuriosi, crea un generale clima di tensione all'interno dell'azienda.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 17435 del 2 settembre 2015, ha precisato che la sanzione espulsiva risulta proporzionata, dal momento che il lavoratore non ha fornito la prova che i fatti contestati costituivano la reazione ad un atteggiamento persecutorio da parte del datore di lavoro.

L'INPS comunica l'avvio del pagamento delle prestazioni NASpI

L'INPS, con il Comunicato Stampa del 28 agosto 2015, fornisce precisazioni sulla procedura di pagamento della NASpI.

In particolare, l'Istituto comunica che l'introduzione della NASpI ha richiesto da parte dell'Istituto la soluzione di rilevanti problemi applicativi e che la procedura di istruttoria di pagamento delle domande di disoccupazione è stata rilasciata il 15 agosto 2015. Attualmente l'INPS sta gestendo le domande di disoccupazione affluite dal 1° maggio 2015 (data di entrata in vigore della nuova prestazione).