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09/09/2015 - Le spese per l'intervento di "metoidioplastica" sono detraibili IRPEF: Risoluzione

Le spese per l'intervento di "metoidioplastica" sono detraibili IRPEF: Risoluzione

Con Risoluzione 3 agosto 2015, n. 71, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che sono detraibili ai fini IRPEF, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, lett. c), TUIR, le spese sostenute dal contribuente per un intervento di "metoidioplastica" (consistente nella ricostruzione degli organi genitali maschili), posto in essere per adeguare i propri caratteri sessuali alla propria identità di genere.

Per poter fruire della detrazione è necessario che dalla fattura del centro accreditato presso cui è eseguita la prestazione sanitaria risulti la descrizione della prestazione stessa.

 

Aliquota IVA per la fornitura di energia elettrica nel condominio: chiarimenti delle Entrate

In risposta all'Interpello n. 904-492/2015, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che alla fornitura di energia elettrica necessaria per il funzionamento delle parti comuni di un condominio nel quale sono presenti anche unità a destinazione diversa dall'abitativo, si applica l'aliquota IVA ordinaria del 22%.

L'applicazione dell'aliquota ordinaria in luogo di quella agevolata (10%) è giustificato dal fatto che nel caso di specie ".non è possibile ripartire oggettivamente i consumi di energia elettrica tra quelli destinati agli usi domestici agevolati e quelli destinati ai consumi non agevolati".

 

Sicurezza sul lavoro: appaltatore responsabile per non aver approfondito i rischi

In materia di sicurezza sul lavoro, la Corte di Cassazione ha affermato la responsabilità dell'appaltatore, per l'infortunio mortale occorso ad alcuni dipendenti, per non aver approfondito i rischi connessi alla lavorazione che stava eseguendo, tanto più che questi era un "tecnico esperto" e quindi avrebbe dovuto essere consapevole della pericolosità dell'opera.

Nonostante il committente dell'opera, nel caso in specie, non abbia informato adeguatamente l'appaltatore sui rischi della lavorazione, con la Sentenza n. 36024 pubblicata il 7 settembre 2015 i giudici della Corte Suprema hanno addebitato parte della responsabilità dell'incidente all'appaltatore, perché questi riveste un ruolo di garante in tema di sicurezza verso i suoi dipendenti, ruolo che ha di fatto "tradito" nel momento in cui non ha valutato correttamente i rischi dell'operazione che stava eseguendo.

Infortunio in itinere: nuova pronuncia della Corte di Cassazione

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 17685, depositata in data 7 settembre 2015, si pronunciano in materia di infortunio in itinere sottolineando che, ai fini dell'indennizzabilità dello stesso, il collegamento con "l'occasione di lavoro" richiesto dal legislatore non deve essere marginale e basato su una semplice coincidenza di tempo e luogo.

Sulla base di tali precisazioni, le Sezioni Unite escludono che si possa configurare come infortunio in itinere, escludendone dunque l'indennizzabilità a carico dell'INAIL, l'aggressione subita da una donna, da parte del convivente, lungo il percorso casa-azienda in orario prossimo all'inizio del lavoro. Ciò in considerazione del fatto che si tratta di un rischio che riguarda la vita personale dell'interessata, privo, a giudizio della Corte, di alcun collegamento con l'adempimento della prestazione lavorativa.