|
Accordo Repubblica italiana e Isole di Cayman sullo scambio di informazioni fiscali: Legge in G.U. |
|
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 9 luglio 2015, n. 157, la Legge 18 giugno 2015, n. 100 di ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e le Isole Cayman sullo scambio di informazioni in materia fiscale. In particolare, con detto accordo vengono definite le informazioni rilevanti per:
|
|
Esenzione IVA non ammessa per le attività di trasporto di organi e prelievi |
|
Con Sentenza 2 luglio 2015 (C-334/14), la Corte di Giustizia UE ha fornito alcuni chiarimenti sulla corretta interpretazione dell'art. 13, parte A, paragrafo 1, lett. b) e c), VI Direttiva 77/388/Cee che prevede l'esenzione IVA per cure mediche e prestazioni mediche. Nella fattispecie oggetto della controversia, i giudici hanno precisato che:
|
|
Scarso rendimento: legittimo il licenziamento se esistono parametri di riferimento |
|
La Corte di Cassazione con la Sentenza n. 14310 del 9 luglio 2015 ha dichiarato legittimo il licenziamento per scarso rendimento operato da un'azienda nei confronti di un proprio dipendente. I giudici della Corte Suprema hanno motivato tale decisione affermando che, benché il lavoratore dipendente non sia vincolato ad un risultato, laddove siano individuabili parametri oggettivi per valutare che la prestazione lavorativa sia eseguita con diligenza e professionalità medie, un sensibile scostamento da tali parametri medi può essere indice di una non esatta esecuzione della prestazione, tale, nel caso in specie, da legittimare il recesso dell'azienda. |
|
Licenziamento: legittimo se il dipendente commette un reato che viene poi derubricato |
|
In materia di licenziamento, la Corte di Cassazione ha chiarito che deve considerarsi legittimo il provvedimento espulsivo comminato al lavoratore a fronte della commissione di un illecito penale, anche se lo stesso viene successivamente derubricato. Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 14321 del 9 luglio 2015, ha precisato che ai fini del licenziamento non risulta rilevante che il reato commesso dal lavoratore venga successivamente modificato dal giudice penale a fronte della derubricazione dello stesso. Il fatto contestato sul piano civile che va a sostanziare il provvedimento espulsivo non può essere influenzato dal diverso percorso penale. |
|
Cassazione: è mobbing scavalcare il dirigente nell'assunzione di nuovo personale |
|
Con Sentenza n. 14301 del 9 luglio 2015, la Corte di Cassazione è intervenuta in merito alla condotta di mobbing nei confronti di un dirigente, che secondo la Sentenza ha portato ad un licenziamento pretestuoso. In particolare, la Suprema Corte ha ribadito che una volta leso il rapporto fiduciario dirigente/impresa, quest'ultima può licenziare il manager, ma ha ribadito che gli elementi comprovanti il venir meno della fiducia devono sussistere e non essere pretestuosi. Al contrario, sentenzia la Corte, i comportamenti persecutori dell'azienda e in ultimo scavalcare il dirigente nella scelta di un neoassunto, configurano mobbing dando diritto al manager ad un cospicuo indennizzo. |
|
Licenziato il dipendente per violazione dell'obbligo di fedeltà |
|
In tema di licenziamento, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente che tradisce il datore di lavoro con una società che opera nel medesimo settore, in quanto risulta violato l'obbligo di fedeltà, che impone al lavoratore di tenere una condotta leale verso il proprio datore, astenendosi da qualsiasi atto idoneo a nuocergli. In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 14304 del 9 luglio 2015, ha sottolineato che ai fini della violazione di tale obbligo è sufficiente la mera preordinazione di un'attività contraria agli interessi dell'azienda, che può anche solo potenzialmente causare un danno alla stessa. |
