Autentiche di sottoscrizioni per vendita beni mobili registrati: imposta di bollo virtuale |
Con Circolare 9 ottobre 2015, n. 33, l'Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti sull'assolvimento virtuale dell'imposta di bollo. In particolare, nella Circolare in esame, l'Agenzia precisa che tra gli atti per i quali è consentito l'assolvimento virtuale dell'imposta di bollo possono includersi le autentiche delle sottoscrizioni relative all'atto di vendita dei beni mobili registrati e per la costituzione dei diritti di garanzia sugli stessi. Quindi, l'Agenzia consente all'istante di richiedere, presso gli Sportelli telematici dell'automobilista (STA), l'autorizzazione al pagamento del bollo digitale per l'autentica delle sottoscrizioni degli atti in oggetto. |
Proroga di ferragosto valida anche in caso di ravvedimento |
Come si apprende dalla Stampa specializzata, l'Agenzia delle Entrate, con una Nota inviata ai propri uffici in data 30 settembre 2015, ha fornito chiarimenti in merito alla proroga dei versamenti dal 1° al 20 agosto. In particolare, è stato precisato che la c.d. "proroga di ferragosto" è applicabile a tutti i pagamenti da effettuare con il Mod. F24, compresi i versamenti delle somme e le eventuali sanzioni dovute a seguito:
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Rappresentanza in giudizio dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro: si devono attendere i decreti attuativi |
Il Ministero del Lavoro, con la Nota protocollo n. 16576 del 7 ottobre 2015, fornisce chiarimenti in merito all'art. 9 del D.Lgs n. 149/2015 che istituisce l'Ispettorato Nazionale del Lavoro. In merito alla rappresentanza in giudizio dello stesso, il Ministero chiarisce che, nelle more della sua piena operatività eventuali conteziosi non possono che essere instaurati nei confronti delle articolazioni territoriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che hanno adottato gli atti impugnati. |
Licenziato anche se il comportamento lesivo non è avvenuto durante lo svolgimento del rapporto |
In tema di licenziamento per giusta causa, nell'ambito di una cessione di ramo d'azienda, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del lavoratore, che ha patteggiato la condanna penale quando era ancora alle dipendenze del cedente; infatti, i cambiamenti nella titolarità non hanno effetti sui rapporti di lavoro intercorsi con il cedente che proseguono, a tutti gli effetti, con il cessionario. In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 20319 del 9 ottobre 2015, ha chiarito che per il venir meno dell'affidamento del datore nelle qualità morali e nelle capacità professionali del dipendente, con conseguente sanzione espulsiva, non è necessario che il comportamento lesivo si sia verificato durante lo svolgimento del rapporto lavorativo, dal momento che risulta sufficiente un fatto che, non ancora conosciuto o non sufficientemente verificato all'inizio del rapporto, sia divenuto noto in seguito. |
Responsabilità per l'infortunio avvenuto all'ingresso del centro commerciale |
In materia di infortuni sul lavoro, secondo la Corte di Cassazione il datore di lavoro non è responsabile per l'incidente occorso alla dipendente di un negozio operante all'interno di un centro commerciale, in quanto avvenuto nel transito dell'ingresso dell'edificio stesso. Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 40721/2015, ha precisato che nei centri commerciali con diversi negozi la figura del datore, cui compete la tutela della sicurezza nell'ipotesi di infortunio in uno spazio comune, è l'amministratore dell'immobile se questi ha almeno un dipendente. |