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22/06/2015 - Studi di settore: dati disponibili per mettersi in regola

Studi di settore: dati disponibili per mettersi in regola

Con Provvedimento 18 giugno 2015, l'Agenzia delle Entrate ha reso disponibili nel cassetto fiscale dei contribuenti le informazioni relative agli studi di settore al fine di semplificare gli adempimenti e stimolare l'assolvimento degli obblighi tributari, anche alla luce della riforma del ravvedimento operoso.

In particolare, l'Amministrazione finanziaria, oltre alla comunicazione di anomalie, mette a disposizione del contribuente:

  • gli inviti a presentare i modelli studi di settore, se non ha provveduto;
  • i modelli di studi di settore trasmessi;
  • l'elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici tra il modello Unico e i dati degli studi di settore;
  • le segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario per comunicare eventuali giustificazioni su situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza o per fornire dettagli in merito alle cause di esclusione o di inapplicabilità dagli studi;
  • le risposte inviate dal contribuente, anche tramite il suo intermediario, relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore;
  • le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore.

 

Aggiornamento aliquote ed esenzioni dell'addizionale comunale IRPEF 2014: Comunicato

Con il Comunicato 9 giugno 2015, il MEF ha reso noto che l'elenco riepilogativo delle aliquote e delle esenzioni dell'addizionale comunale IRPEF applicabili per il 2014, è stato ripubblicato sul proprio sito Internet, aggiornato al 5 giugno 2015.

Infortunio: il diritto al risarcimento segue le regole di prescrizione del reato contestato e non di quello oggetto dell'applicazione delle attenuanti

In materia di infortunio sul lavoro, la Corte di Cassazione ha chiarito che ai fini del riconoscimento del risarcimento del danno il termine di prescrizione da ritenersi applicabile è quello relativo al reato contestato e non quello relativo alla pena comminata in ragione dell'applicazione delle attenuanti.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 12621 del 19 giugno 2015, ha precisato che ai fini del riconoscimento della richiesta di risarcimento danni da parte dei familiari del lavoratore deceduto, il termine prescrizionale sarà sempre quello relativo al reato contestato e non quello relativo alla pena oggetto di condanna, il qual ultimo risulterà speso più breve a fronte dell'applicazione delle attenuanti.