LA PRESIDENTE DI TERZIARIO DONNA DI ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA, STEFANIA BROGIN: “NELL’ASSESTAMENTO DI BILANCIO LA REGIONE HA ANCORA LA POSSIBILITA’ DI BATTERE UN COLPO”.
“Ancora una volta, sono le donne le prime a pagare”.
Stefania Brogin, presidente di Terziario Donna Ascom Confcommercio, vede nel blocco dei finanziamenti agevolati per l’imprenditoria femminile operato da Veneto Sviluppo l’atavico attacco all’universo femminile.
“E’ difficile non credere che dietro il provvedimento – continua la presidente di Terziario Donna Ascom – non ci sia una scelta selettiva. Che poi altro non è se non l’esasperazione di ciò che accade per le piccole imprese che sono le prime ad essere tagliate fuori dal sistema dei finanziamenti e sono anche quelle che, di certo, non beneficeranno del taglio del tasso operato dalla BCE”.
Eppure sia le piccole imprese che, soprattutto, le donne, meriterebbero di più.
“Il dato padovano che vede le aziende al femminile aumentare nell’ultimo anno il proprio peso dell’1,6% sul totale imprese – aggiunge Brogin - la dice lunga sulla volontà delle donne di non subire passivamente la crisi ed anzi di rappresentare il segmento innovativo e qualitativo dell’imprenditoria. Ma di questo sembra che a nessuno interessi più di tanto”.
E invece a qualcuno dovrebbe interessare.
“In Regione – sottolinea polemicamente la presidente di Terziario Donna Ascom – il Consiglio è ancora alle prese con l’assestamento di bilancio. Se alle belle parole con le quali i nostri politici si riempiono spesso la bocca, seguissero scelte conseguenti e congruenti, non dovrebbe essere difficile destinare un po’ di fondi a Veneto Sviluppo perché la finanziaria regionale riapra le borse del credito alle imprese gestite da donne”.
Sarà così?
“Ho qualche timore che spero si dissolva – ammette la presidente Brogin – ma ho anche qualche timore sulla volontà complessiva del ticket Regione-banche per fare in modo che queste ultime non siano le uniche ad essere garantite in questo periodo di forte turbolenza finanziaria. In altre parole: se si vuole che il nostro sistema economico riparta, non si può prescindere dall’apporto delle piccole imprese e delle donne e, conseguentemente, non si può prescindere da spread esosi che, nonostante i begli intendimenti del nuovo presidente della BCE, Draghi, finiscono per “gambizzare” anche il miglior spirito imprenditoriale che, nonostante tutto, rimane ancora uno dei “plus” sui quali può contare la nostra comunità locale che alle donne imprenditrici, che fanno impresa e creano lavoro per altre donne, deve molto”.
La palla passa dunque alla Regione. Venerdì prossimo la Commissione Bilancio licenzierà il provvedimento per l’aula e la stessa ne comincerà l’esame martedì 15 con l’obiettivo di chiudere la partita in settimana.
“Non è escluso – conclude Brogin – che il 15 il consiglio di Terziario Donna di Ascom Padova non si presenti all’ingresso di Palazzo Ferro Fini…”
“Ancora una volta, sono le donne le prime a pagare”.
Stefania Brogin, presidente di Terziario Donna Ascom Confcommercio, vede nel blocco dei finanziamenti agevolati per l’imprenditoria femminile operato da Veneto Sviluppo l’atavico attacco all’universo femminile.
“E’ difficile non credere che dietro il provvedimento – continua la presidente di Terziario Donna Ascom – non ci sia una scelta selettiva. Che poi altro non è se non l’esasperazione di ciò che accade per le piccole imprese che sono le prime ad essere tagliate fuori dal sistema dei finanziamenti e sono anche quelle che, di certo, non beneficeranno del taglio del tasso operato dalla BCE”.
Eppure sia le piccole imprese che, soprattutto, le donne, meriterebbero di più.
“Il dato padovano che vede le aziende al femminile aumentare nell’ultimo anno il proprio peso dell’1,6% sul totale imprese – aggiunge Brogin - la dice lunga sulla volontà delle donne di non subire passivamente la crisi ed anzi di rappresentare il segmento innovativo e qualitativo dell’imprenditoria. Ma di questo sembra che a nessuno interessi più di tanto”.
E invece a qualcuno dovrebbe interessare.
“In Regione – sottolinea polemicamente la presidente di Terziario Donna Ascom – il Consiglio è ancora alle prese con l’assestamento di bilancio. Se alle belle parole con le quali i nostri politici si riempiono spesso la bocca, seguissero scelte conseguenti e congruenti, non dovrebbe essere difficile destinare un po’ di fondi a Veneto Sviluppo perché la finanziaria regionale riapra le borse del credito alle imprese gestite da donne”.
Sarà così?
“Ho qualche timore che spero si dissolva – ammette la presidente Brogin – ma ho anche qualche timore sulla volontà complessiva del ticket Regione-banche per fare in modo che queste ultime non siano le uniche ad essere garantite in questo periodo di forte turbolenza finanziaria. In altre parole: se si vuole che il nostro sistema economico riparta, non si può prescindere dall’apporto delle piccole imprese e delle donne e, conseguentemente, non si può prescindere da spread esosi che, nonostante i begli intendimenti del nuovo presidente della BCE, Draghi, finiscono per “gambizzare” anche il miglior spirito imprenditoriale che, nonostante tutto, rimane ancora uno dei “plus” sui quali può contare la nostra comunità locale che alle donne imprenditrici, che fanno impresa e creano lavoro per altre donne, deve molto”.
La palla passa dunque alla Regione. Venerdì prossimo la Commissione Bilancio licenzierà il provvedimento per l’aula e la stessa ne comincerà l’esame martedì 15 con l’obiettivo di chiudere la partita in settimana.
“Non è escluso – conclude Brogin – che il 15 il consiglio di Terziario Donna di Ascom Padova non si presenti all’ingresso di Palazzo Ferro Fini…”
4 NOVEMBRE 2011