E’ UN “RAI AFTER” DOLCE IN CASA ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA.
IL PRESIDENTE ZILIO: “SE LA RAI FOSSE CULTURALMENTE ONESTA DOVREBBE PREVEDERE UNA TRASMISSIONE RIPARATRICE SUI MILLE E UNO BALZELLI CHE GRAVANO SULLE IMPRESE”
Il “Rai after” è dolce in casa Ascom Confcommercio.
“Avevamo reagito – commenta il presidente dell’Associazione Commercianti di Padova, Fernando Zilio – chiedendo di non andare contro la modernità. Per fortuna siamo stati ascoltati e ci è stata evitata l’ennesima brutta figura a livello planetario: un Paese che vuole essere moderno non poteva permettersi una nuova tassa sui pc o gli smartphone equiparati a normali televisori e dunque “meritevoli” di dover sottostare ad una nuova gabella“.
L’Ascom Confcommercio padovana, come si ricorderà, aveva reagito prontamente sulla scorta di una vera e propria sollevazione dei propri associati contro la Rai che aveva cominciato ad inviare bollettini di conto corrente che richiedevano il nuovo obolo di carattere “professionale”.
“A tutti quelli che ci hanno chiamato o scritto una e-mail – prosegue Zilio – compresa un’impresa di pompe funebri che non credo potesse mai usare il pc come televisore in ufficio, abbiamo raccomandato di attendere nostre istruzioni e quindi speriamo che in pochi abbiano versato. In ogni caso è evidente che, se qualcuno dovesse aver pagato, deve essere immediatamente rimborsato ed il nostro ufficio legale è già attivato in tal senso”.
Ma la soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto ed in così breve tempo (nemmeno 48 ore!), non fa dimenticare a Zilio che la “richiesta” della Rai ha fatto perdere tempo e denaro agli associati e all’organizzazione.
“Questa mattina un nostro associato – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio – ci ha proposto di attivare una “class action” per i danni patiti. Non so se sia una strada praticabile. So però per certo che se la Rai fosse culturalmente onesta prevederebbe una “trasmissione riparatrice” nel corso della quale si potrebbero spiegare i mille e uno balzelli che gravano sulle imprese, alcuni giustificati, altri molto meno. Nel caso remoto si verificasse la disponibilità, noi siamo pronti a parteciparvi”.
Padova, 22 febbraio 2012
