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GIU’ LE MANI DAL CONTATORE!

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ALL’ASCOM, NEL CORSO DEL 2011, BEN 50 PRATICHE DI “MALATARIFFA”.

Lenta ma inesorabile monta la marea dei casi di “malatariffa” che approdano dai consulenti dell’area legale di Ascom Padova.

Siano telefoniche piuttosto che legate all’energia elettrica o alle forniture di gas, ammontano a ben una cinquantina le pratiche aperte nel corso del 2011.

Sono cifre che fanno riflettere, anche perché, a mettere in fila i dati, prende lo sgomento di fronte alle casistiche e alle problematicità sollevate.

Sei le compagnie telefoniche e nove quelle fornitrici di energia, cosiddette alternative, coinvolte nelle segnalazioni, con un cahiers de doléances che parte dalla semplice operazione di passaggio dal vecchio al nuovo gestore, nel corso della quale non c’è Pollicino che tenga, i dati si perdono peggio che nel bosco di notte, per non parlare dei tempi di disdetta, che deve avvenire obbligatoriamente tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, e che diventano fumosi e gommosi, fino a portare il malcapitato cliente a godere dei “vantaggi” della doppia fatturazione, del vecchio e del nuovo gestore inesplicabilmente attivi in duplex.

E perché non ricordare il banale passaggio del numero telefonico, che implica laddove non correttamente eseguito il black out delle comunicazioni e l’isolamento del malcapitato cliente che neanche l’Appennino in questi giorni di neve.

Oppure il mancato funzionamento di quella macchinetta magica che per un operatore commerciale è come il pacemaker, parliamo del POS, che forse pochi immaginano sia collegato ad una linea telefonica.

E non parliamo poi della lettura dei contatori, che segnala elaborazioni di consumi stellari, degni della reggia di Buckingham Palace (anche se la graziosa sovrana potrebbe offendersi visti i drastici tagli alle spese che ha messo in atto da molto tempo), o della mancata applicazione delle tariffe concordate o peggio della modifica unilaterale dei contratti  … e potremmo continuare in questa specie di incubo kafkiano delle tariffe e dei gestori alternativi se non fosse che la decenza e la carità ci impongono di smettere.

In realtà, ci fanno sapere gli esperti legali dell’Ascom, la regola principe come in tutte le situazioni è sempre quella: prevenire.

Nel senso che innanzitutto i contratti vanno letti attentamente, soprattutto nelle zone oscure delle clausole redatte in “formichese”, dove si nascondono con certezza matematica tutte le insidie peggiori.

Non bisogna poi trascurare un’operazione che sembra banale e ridicolmente semplice da ricordare, ma una lettura attenta e critica va fatta anche per quanto riguarda i dati riportati da fatture e contatori, cosa che in molti dimenticano di fare e che metterebbe al riparo da alcune sgradite sorprese nelle bollette al momento del pagamento.

“In ogni caso - ricorda Enrico Rizzante dell’ufficio legale dell’Ascom – non esitate a sottoporci i casi dubbi e le problematicità, sapendo di poter contare su una consulenza ormai collaudata per quanto riguarda l’assistenza in questi casi che – come abbiamo potuto purtroppo verificare di persona – rischiano spesso di mettere in ginocchio l’operatività degli operatori commerciali o quanto meno di provocare esborsi fuori misura, proprio laddove si sperava di risparmiare con il cambio di gestore”.

Attenti dunque, perché non sempre è vero che chi più spende, meno spende!

Padova, 9 febbraio 2012