
Pur tra le mille incertezze del momento, una cosa è certa: gli ambulanti non moriranno di Bolkestein.
La Direttiva Servizi di cui al Decreto Legislativo 59/2010, meglio conosciuta, per l’appunto, come direttiva Bolkestein (una sorta di liberalizzazione su scala continentale), autentico spauracchio di chi teme di vedersi privato della licenza per la vendita su area pubblica, non avrà effetti sostanziali sul lavoro degli ambulanti.
A rassicurare una platea tanto ampia quanto preoccupata, ci hanno pensato gli interventi di Giacomo Errico, presidente nazionale Fiva, di Armando Zelli, segretario nazionale Fiva, oltre che di Ilario Sattin, presidente regionale e provinciale della Fiva Ascom Confcommercio di Padova, di Franco Pasqualetti, vicepresidente Ascom Padova e di Eugenio Gattolin, segretario generale di Confartigianato Veneto.
“La direttiva Bolkestein – hanno sostenuto i vertici Fiva – non potrà dispiegare i suoi effetti se non in presenza di un accordo in conferenza Stato – Regioni, ma in ogni caso, se anche dovessero intervenire modifiche al sistema autorizzatorio, queste non incideranno sui rinnovi delle licenze che rimarranno in capo agli attuali operatori”.
Ma perché, dunque, tanta preoccupazione?
“Perché in questi mesi – ha tuonato Errico – qualcuno ha pensato bene di praticare un vero e proprio terrorismo con l’obiettivo di sminuire il valore delle licenze”.
Insomma più una guerra commerciale che non un vero e proprio cambio di indirizzo, anche se sarebbe comunque sbagliato abbassare la guardia.
“Noi rimaniamo vigili – ha detto il segretario Zelli – ma a riprova che gli ambulanti non devono temere per il loro futuro citerò solo un fatto: Monti, in quanto a liberalizzazioni, ha cercato di coinvolgere un po’ tutti, persino notai, farmacie, taxisti. Avete mai sentito parlare di ambulanti?”
Padova, 22 marzo 2012
