
CANCELLA LA GRATUITA’ DELLE CARTE DI PAGAMENTO PER I RIFORNIMENTI DI CARBURANTE.
IL PRESIDENTE DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA, FERNANDO ZILIO: “SPUDORATO “AIUTINO” ALLE BANCHE”.
Il “governo dei banchieri” ha colpito ancora. E questa volta, a rimetterci, sono un po’ tutti i cittadini.
Ricordate? Sul finire dell’anno scorso era stata salutata con entusiasmo l’introduzione della gratuità in favore sia dei consumatori che dei rivenditori per ciò che riguarda le commissioni sulle carte di pagamento utilizzate per rifornirsi di carburante entro il limite dei cento euro.
“Adesso invece – commenta un arrabbiato Fernando Zilio, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – scopriamo che, con una mossa degna della peggior Prima Repubblica, il governo ha infilato dentro al decreto sulle liberalizzazioni anche un articolo che “sospende” la gratuità delle carte di pagamento dalla data di pubblicazione del decreto stesso (cioè da subito), congela di fatto per quasi quattordici mesi l’applicazione della gratuità e, se “scoprirà” che anche in altri settori non vi sono stati contenimento dei costi, abrogherà la norma in via definitiva: se questo non è uno spudorato “aiutino” alle banche ditemi voi come possiamo chiamarlo diversamente!”
Che le banche non avessero “digerito” l’idea di non poter lucrare sulla pelle degli automobilisti e dei benzinai lo si era capito fin da subito nel momento in cui erano arrivate le disdette delle convenzioni in atto.
“Il rischio – aggiunge Paolo Padoan, leader dei gestori di impianti carburanti dell’Ascom – è quello che ci si possa ritrovare con la convenzione disdettata e con le commissioni ripristinate: il danno oltre alla beffa!”
Non dovrebbe succedere, ma è chiaro, comunque, che non intendono subire passivamente.
“Stiamo studiando le forme e le modalità – aggiunge Padoan – per dare la massima pubblicità a questa che, mi si passi il termine, è una vera e propria “carognata” nei confronti dei benzinai, considerati i “bancomat” della malavita e che (è sempre bene ricordarlo) erano riusciti ad ottenere la gratuità in seguito all’ennesima uccisione di un collega vittima di una rapina”.
In quei frangenti tutta l’opinione pubblica aveva condiviso l’idea che meno contante avrebbe significato minori rischi, meno rapine e, quindi, meno morti.
“Alle banche – incalza Zilio – evidentemente questo importa meno che niente, ma fa specie che un governo che vara il “Salva Italia” non si preoccupi di salvare anche i propri cittadini!”
"Rimane poi estremamente grave - conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova - la scelta di rinviare il confronto tra imprese e sistema bancario per una tempestiva e concreta riduzione dei costi degli strumenti di moneta elettronica che, di fatto, con il limite dei mille euro all’utilizzo del contante, sono diventati obbligatori. In compenso, il “governo dei banchieri” ha deciso di non dare corso alla nostra pressante richiesta affinchè le commissioni a carico degli esercenti non possano superare l'1,5%".
