ZILIO (ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “MI RICORDA, SEPPUR AL CONTRARIO, LA STELLA DI DAVID AFFISSA AI NEGOZI DEGLI EBREI NEL ’38”
“Il dovere civico di pagare le tasse è una cosa, le gogne mediatiche sono un’altra”.
Non esiste, per il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Fernando Zilio, che Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, rispolveri liste di “buoni & cattivi” che finirebbero solo per danneggiare i commercianti.
“Il “bollino blu” di Befera per i negozi onesti – commenta il presidente dell’Ascom padovana – mi ricorda tanto, anche se al contrario visto che, in questo caso, verrebbero segnalati i “buoni”, la stella di David affissa nel ’38 sulle vetrine dei negozi gestiti dagli ebrei. Anche in quell’occasione si trovarono giustificazioni per un provvedimento odioso che poi finì per anticipare scelte scellerate che portarono l’Italia allo sfascio della seconda guerra mondiale.
Oggi, per fortuna, non viviamo in un regime dittatoriale, ma evidentemente non abbiamo perso l’abitudine a saccheggiare lo Stato di diritto introducendo, surrettiziamente, l’inversione dell’onere della prova: se ad un commerciante assegno il bollino blu, tutti gli altri sono automaticamente grandi evasori? E per averlo il commerciante deve per forza di cose subire un controllo, magari di intere settimane? In pratica: tutti evasori, salvo qualcuno?”
Ma il presidente dell’Ascom, di obiezioni, ne ha da vendere.
“Che il provvedimento sia discriminatorio nei confronti del commercio e del turismo – sottolinea Zilio – è evidente. Solo a chi ha una vetrina l’assenza del “bollino” risulterà indigesta. Al pubblico ludibrio saranno infatti esposti i commercianti, i baristi, i ristoratori e qualche attività artigiana di servizio alla persona (per intenderci: parrucchieri ed estetisti) che non avranno il sigillo di Stato. Per il resto mi chiedo dove potrebbe essere esposto il bollino di un’impresa industriale o di una agricola o di un professionista. E un “bollino blu” verrebbe assegnato anche a chi dichiara il reddito da eventuale doppio lavoro?”
Ma al di là di questi aspetti che dimostrano, oltre ogni ragionevole dubbio, quanto difficile possa risultare l’applicazione di una simile idea, ci sono problemi di fondo che anche il solo effetto annuncio rischia di ingigantire.
“Purtroppo – continua il presidente dell’Ascom – certi sistemi non raggiungono di certo l’obiettivo di debellare l’evasione fiscale che, per contro, verrà coronata da successo solo se a maggiori introiti da parte dello Stato corrisponderanno minori tasse sulle spalle dei contribuenti. Certo, i blitz “aiutano” ad essere tutti più onesti, ma dimostrano anche che esistono Italie diverse e, soprattutto, che si rischia di mettere una categoria contro l’altra”.
C’è poi una preoccupazione.
“Criminalizzare le attività imprenditoriali – mette in chiaro il presidente dell’Ascom – (perché è questo il significato del “bollino blu”: criminalizzare chi non ce l’ha e destinare alla chiusura chi, dopo averlo ottenuto, dovesse magari perderlo) non aiuta di certo il Paese a risollevarsi. Ai giovani che oggi volessero aprire un’attività, cosa offre lo Stato? Incentivi pochi, credito azzerato ma, in compenso, “patenti” di legittimità che, come è stato giustamente osservato da qualcuno, dovrebbero essere i cittadini ad assegnare ai tanti, troppi uffici pubblici che non solo non sono al servizio del cittadino, ma sono spesso causa di danni e di arrabbiature che meriterebbero, questi sì, un “cartellino rosso”.
Infine l’avviso.
“Il direttore Befera – conclude Zilio - ha parlato di “bollino blu” in un contesto universitario. Voglio pertanto credere che si trattasse di un ragionamento “di scuola” che non avrà conseguenze sul piano operativo. Ma se ciò dovesse accadere l’Ascom Confcommercio di Padova è pronta ad organizzare manifestazioni a Padova e non solo”.
Padova, 12 marzo 2012
