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L’IVA AL 23% DA OTTOBRE.

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ZILIO (ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “FAMIGLIE PORTATE ALL’ESASPERAZIONE E CONSUMI A PICCO. COMMERCIO CAPRO ESPIATORIO”

“L’Iva al 23 per cento sarà una mazzata sui consumi già in forte calo e non è vero, come sostiene il viceministro dell’economia, Vittorio Grilli, che l’aliquota maggiore si scaricherà su chi consuma di più. In verità saranno i ceti meno abbienti a dover fare i conti, ogni giorno, col carrello della spesa ed un 23% di Iva non è il modo migliore per dare fiducia ad un Paese che ha anche bisogno di parlare di rilancio e non solo di nuove tasse”.
Non è piaciuta per nulla al presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Fernando Zilio, l’uscita del viceministro Grilli a Ballarò che, confermando tutte le preoccupazioni del mondo del commercio, del turismo e dei servizi, ha “garantito” l’applicazione della nuova aliquota a partire da ottobre.
“La benzina che sfiora ormai i 2 euro al litro – ha rincarato la dose il presidente dell’Ascom padovana – e l’inflazione che ha ripreso a galoppare sono la riprova di quanto le tasse stiano strangolando le famiglie e se si strangolano le famiglie c’è veramente poco spazio per sperare nella ripresa”.
Ma le intenzioni del governo non sembrano modificabili, pur di fronte ad un’opposizione che la stessa trasmissione Ballarò ha quantificato nel 52% di italiani contrari ad un aumento dell’imposta sui consumi.
“Il governo dei cosiddetti tecnici – ha concluso Zilio – starà anche facendo bene agli occhi della finanza internazionale, ma sta spostando le famiglie sempre più verso quel punto di non ritorno che è l’esasperazione. Io voglio credere che il governo, di fronte all’oggettività dei dati che danno i consumi in netto calo, modifichi una linea di condotta che, diversamente, non potrà che portare alla chiusura di migliaia di esercizi. Voglio infine sperare, ma su questo ho dei seri dubbi, che non si sia deciso di fare del nostro mondo il capro espiatorio. Purtroppo le liberalizzazioni quasi solo per noi, l’Iva che aumenta ogni sei mesi, l’Imu che finirà per abbattersi sui negozi sembrano provvedimenti “tarati” giusto per fare di noi la vittima sacrificale”.

Padova 7 marzo 2012