PROMOSSO DA ASCOM, AMMINISTRAZIONE COMUNALE E CAMERA DI COMMERCIO. TANTI PUNTI ALL'ATTIVO MA PESA IL PROBLEMA PARCHEGGI
Presentato in municipio a Piove di Sacco il piano di marketing realizzato da Ister e promosso da Ascom Confcommercio, Amministrazione comunale e Camera di Commercio.
Una sorta di fotografia dello stato dell'arte di una città che si dimostra particolarmente “attrattiva” per i cittadini di una vasta zona a cavallo tra le province di Padova e Venezia con riflessi positivi per le attività commerciali.
Un piano di marketing, quello illustrato in sala consiliare da Claudia Coppa, ricercatrice dell'Ister, alla presenza del sindaco Alessandro Marcolin, del suo vice Andrea Recaldin, del direttore generale dell'Ascom, Federico Barbierato, del segretario generale Otello Vendramin e del presidente mandamentale dell'Ascom, Francesco Boran, che ha evidenziato le molte potenzialità del capoluogo della Saccisica, unite però anche a qualche criticità.
Così, se ambiente urbano gradevole, bei palazzi, una rete commerciale efficiente e ben curata, ricorrenti manifestazioni e progetti di riqualificazione già approntati fanno pendere l'ago della bilancia verso il positivo, sono i parcheggi a creare qualche difficoltà non solo al commercio ma anche alla stessa cittadinanza che lo ritiene “il “ problema in una misura percentuale pari al 33 per cento.
“L'importante – ha detto il direttore generale dell'Ascom, Federico Barbierato – è che lo studio non rimanga in un cassetto, ma serva per valorizzare quanto già di positivo c'è e correggere quel tanto di negativo che è fisiologico un po' dappertutto”.
Gli ha fatto eco il vicesindaco Recaldin per sottolineare come, pur vivendo i comuni momenti difficili, se si lavora assieme si possono raggiungere risultati per certi versi impensabili.
Si tratta dunque di mettere a fuoco idee e progetti partendo però da una situazione per nulla negativa: con i suoi quasi 20 mila abitanti, infatti, Piove di Sacco vanta qualcosa come 295 attività commerciali (276 di vicinato, 17 medie strutture e 2 grandi strutture di vendita), 98 pubblici esercizi (dei quali 16 sono circoli), 5 strutture ricettive (2 alberghi e 3 extra che hanno registrato quasi 19 mila arrivi nel 2010 con 31 mila presenze) e si candida a rivestire un ruolo che, per certi versi, i numeri già le assegnano.
“Siamo in presenza – ha detto Claudia Coppa – di una sorta di “capoluogo” di un'area ben più vasta del comprensorio che se opportunamente valorizzata potrebbe fornire una chiave di lettura molto positiva in termini economici”.
Padova, 20 maggio 2012
