
L'AVVIO DI "RETE DIPLI", L'INIZIATIVA DEL RAGGRUPPAMENTO SERVIZI & SVILUPPO DELL'ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA
Dopo dieci anni di crescita ininterrotta anche il settore dei servizi avanzati alle imprese registra un rallentamento. Nonostante questo, a Padova, dove il comparto è forte di quasi 17 mila unità, si guarda avanti e si lavora allo sviluppo di una "rete" in grado non solo di valorizzare le eccellenze, ma soprattutto di rilanciare l'economia del territorio, superando l'individualismo e "diventando grandi pur restando piccoli".
Di questa "rete", peraltro già avviata col nome di Rete Dipli (ovvero, "rete di imprese per le imprese"), frutto dell'iniziativa di Servizi & Sviluppo, il raggruppamento delle imprese del terziario avanzato dell'Ascom Confcommercio di Padova, si è parlato nella sede della Camera di Commercio della città del Santo grazie ad un convegno che, come ben sottolineava il titolo, voleva anche affrontare la questione delle liberalizzazioni.
"Liberalizzazione per le aziende dei servizi" è stato infatti il tema sul quale si sono confrontati, davanti ad un discreto pubblico, Gianluca Carobene, avvocato; Sergio Ceci, responsabile settori e categorie della Confcommercio nazionale; Nicola Bertin e Mario Beltrame, rispettivamente presidente e vicepresidente di Servizi & Sviluppo Ascom; Stefano Scotti, direttore area di Unicredit ed Ornella Guarniero, commercialista.
Introdotto dai saluti di Maurizio Pirazzini, segretario generale della Camera di Commercio padovana; Carlo Trevisan, vicepresidente Ascom; Fernando Schiavon, settore commercio del Comune di Padova ed Andrea Miola, settore attività produttive della Provincia, il confronto a più voci ha fatto capire che le liberalizzazioni, così come sono state introdotte dal governo Monti, se presentano aspetti in linea teorica positivi (maggiore concorrenza e quindi prezzi più contenuti) nella realtà rischiano di azzerare non solo un modo di fare commercio in Italia ma anche la cultura e la tradizione che con esso si sono sviluppate.
A questo ha fatto riferimento soprattutto Ceci, mentre Carobene e Guarnero si sono dimostrati più propensi a vedere le opportunità che la nuova legislazione potrebbe favorire.
Ma al di là delle liberalizzazioni e delle semplificazioni montiane (ma quali semplificazioni - è stato detto - viste le complicazioni che stanno accompagnando il varo dell'IMU?) è la Rete Dipli di Ascom che meritava l'attenzione del pubblico che da Bertin e Beltrame ha avuto non solo le indicazioni su come farne parte, ma i due hanno pure spiegato perchè si è lavorato molto sulle regole e perchè, in ultima analisi, diventa strategico farne parte.
Ma tutte le iniziative, comprese quelle di una rete di imprese, hanno bisogno di finanziamenti e, di questi tempi, non è detto che dal mondo bancario arrivino segnali troppo incoraggianti.
Ha provato a infondere un po' di ottimismo Stefano Scotti, direttore area commerciale Padova e Rovigo di Unicredit.
"Nonostante le difficolta' economiche di questi ultimi anni - ha detto Scotti - crediamo molto nel concetto di fare squadra e creare sinergie tra le imprese per accrescere la loro capacità innovativa e competitivita' sul mercato".
"La Rete - ha concluso Scotti - permette di mantenere le individualità e l'indipendenza delle imprese che ne fanno parte offrendo la possibilità di uno scambio di informazioni, know-how e prestazioni utili per realizzare progetti imprenditoriali comuni e condivisi altrimenti più' difficili da raggiungere singolarmente".
Quindi: avanti con la rete. Sia che si voglia diventarne membri, sia che si ritenga utile esserne utilizzatori. L'obiettivo, comune, è quello di far riprendere ai servizi quel cammino di crescita che la crisi ha interrotto. Si spera momentaneamente.
Padova, 19 aprile 2012
