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EREMITANI: IL PROGETTO DELL'ASCOM PRENDE CORPO

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EREMITANI: PRENDE AVVIO IL PROGETTO DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO CHE HA “STUDIATO” LO SVILUPPO FUTURO DEL CENTRO STORICO.
BERTIN (VICE PRESIDENTE VICARIO ASCOM): “RIVITALIZZIAMO PER NON DELOCALIZZARE SOLO COSI’ POSSIAMO GUARDARE AVANTI”
Delocalizzare il centro storico?
No grazie! risponde l’Ascom Confcommercio di Padova.
Meglio, invece, rivitalizzare ciò che la storia ci ha lasciato ecco perché all’Associazione commercianti piace l’avvio dei lavori in piazza Eremitani e per due motivi.
“In primis – dichiara Patrizio Bertin Vice presidente Vicario e Vice Presidente per il centro città -  prende corpo il nostro progetto di riqualificazione dell’asse via Porciglia - Via Belludi che ha anche ricevuto il premio Urban Promo a Bologna lo scorso novembre e che è stato studiato e condiviso non solo con la partecipazione di commercianti, residenti e professionisti ma anche con la competenza dell’Architetto Angelo Patrizio della Confcommercio, esperto in urbanistica a livello nazionale, con il quale abbiamo scattato un sorta di fotografia dell’area costruendovi attorno proposte di sviluppo per rilanciare la zona e renderla più appetibile dal punto di vista commerciale e turistico”.
“In secundis – perché siamo fermamente convinti che solo “arricchendo” il centro storico, investendo in idee e progetti concreti e fattibili potremmo essere vincenti: e questo progetto è vincente!”.
“Ricordiamoci che Piazza Eremitani – continua Bertin - è una della porte della città, zona museale più importante di Padova e merita, quindi, una connotazione urbana di rilievo e se non ci fosse stato un intervento da parte nostra e la presa di posizione dell’Amministrazione comunale, sarebbe diventata un’area deserta e mal frequentata: ora dopo qualche mese di “stand-by”, la piazza e le vie circostanti cambieranno faccia grazie a  nuove luci e nuova pavimentazione”.

Parlando di scelte vincenti non si può non ricordare l’apertura della nuova sede Ascom in via Zabarella, 42 che conta ben 220 mq di uffici, il tutto nel contesto di pensare al centro città come motore dell’economia.
“Purtroppo non condividiamo – ha concluso Bertin – la delocalizzazione totale di enti come l’Inps e l’Inail (ecc…), servizi importanti per la cittadinanza e che creavano indotti positivi per i negozi e per i pubblici esercizi, che potrebbero almeno mantenere un punto informativo in centro”.
“Cambiamo la città ma non abbandonandola bensì ripensandola con progetti importanti e credibili. Noi siamo l’Associazione dei fatti e delle parole si……. ma scritte nere su bianco!”.

 

Padova, 26 luglio 2013