LUNEDI’ PROSSIMO, 11 NOVEMBRE, DAVANTI A PALAZZO MORONI, SEDE DEL MUNICIPIO DI PADOVA, L’ASCOM DI NUOVO IN PIAZZA, NEL CONTESTO DELLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI CONFCOMMERCIO, QUESTA VOLTA PER LA LEGALITA’ E CONTRO LA CONTRAFFAZIONE CHE MINACCIA LA NOSTRA SALUTE
La “top 5” del contraffatto parla chiaro: chi compra “tarocco” (ed è il 25,6 per cento dell’universo dei consumatori italiani), acquista soprattutto capi di abbigliamento (41,2%), alimenti e bevande (28,1%), occhiali (27,6%), prodotti di pelletteria (26,9%), scarpe e calzature (21%).
Tutto questo nonostante il 52,6% dei consumatori abbia timori per le conseguenze che l’incauto acquisto può avere sulla salute propria e dei propri familiari.
Sono questi gli elementi che hanno convinto l’Ascom Confcommercio di Padova a focalizzare la propria attenzione, nel contesto della manifestazione “Legalità mi piace” indetta da Confcommercio per lunedì prossimo, 11 novembre, sul tema della salute messa in discussione proprio dall’acquisto dei prodotti illegali, molto spesso tossici. Così lunedì, alle 10.30, mentre a Roma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, illustrerà i danni che un mercato alimentato soprattutto dalla crisi economica sta creando alle imprese legali (e dunque anche a chi, nelle imprese legali ci lavora e, ,per questo, rischia il posto), a Padova, davanti a Palazzo Moroni, sede del municipio, l’Ascom allestirà un nuovo “flash mob” che, come detto, avrà il suo “focus” sul tema salute.
Una volta esaurito il collegamento con Roma (la manifestazione romana verrà infatti seguita in streaming) una sorta di talk show animerà il proseguo della mattinata con gli interventi dell’Ascom, della Camera di Commercio, del Comune, della Guardia di Finanza e della dermatologa dottoressa Anna Belloni Fortina. “Come è nel nostro costume – annuncia Federico Barbierato, direttore generale dell’Ascom, che comunque non anticipa i dettagli dell’iniziativa – sarà una manifestazione curiosa e dal tratto fortemente informativo a beneficio di tutti i consumatori che comprando “tarocco” ritengono di fare un buon affare (62,7%), non hanno i soldi per comprare il prodotto legale, magari di firma (52,1%), lo comprano lo stesso anche se può essere pericoloso (35,4%) o credono che, comprando illegale, stiano facendo una “buona azione” (15,9%)”.
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PADOVA 5 NOVEMBRE 2013