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L'IPOTIZZATO NUOVO CENTRO COMMERCIALE PER ABANO TERME

foto abano

ABANO TERME: CENTINAIA DI FIRME CONTRO L’IPOTIZZATO NUOVO CENTRO COMMERCIALE.
INTANTO L’AMMINISTRAZIONE CONVOCA I SINGOLI COMMERCIANTI SENZA INVITARE L’ASCOM.
Soprassedere alla realizzazione del nuovo centro commerciale di Abano Terme.
Lo chiedono alcune centinaia di aponensi che, nella loro doppia veste di cittadini ed operatori economici, hanno sottoscritto un documento circolato in questi giorni tra i titolari delle attività economiche della città termale, attività peraltro sollecitate dall’amministrazione a partecipare ad una riunione in programma domani sera ma alla quale l’Ascom non è stata invitata.
“Il previsto nuovo insediamento commerciale voluto dall’Amministrazione Comunale di Abano Terme a due passi da Villa Mainardi – scrivono i sottoscrittori - rappresenta un pericolo per l’equilibrio commerciale e territoriale di Abano”.
Da qui la richiesta di “non procedere” perché “la tutela del territorio è un obbligo per tutti ma soprattutto per una città a vocazione turistico-termale; perché non possiamo ipotecare il futuro continuando a cementificare il territorio ed esponendolo ad ulteriori rischi idrogeologici; perché Villa Mainardi non ha bisogno di mostri di cemento nelle sue vicinanze; perché il nuovo insediamento potrà “influenzare” negativamente tutti i comuni limitrofi; perché il verde è meglio del cemento”.
“Ovviamente è un documento che ho immediatamente sottoscritto anch’io – dichiara Michele Ghiraldo, presidente della locale sezione territoriale dell’Ascom Confcommercio – sia perché chiede di rinunciare ad un progetto che è ormai palesemente avversato da una larga parte dell’opinione pubblica, sia perché richiama rischi concreti che non mi sembra l’amministrazione sia in grado di confutare”.
A cominciare da quel “contagio” che anche i commercianti dei comuni limitrofi sembrano adesso temere in maniera marcata.

“La riunione dei giorni scorsi a Montegrotto – continua Ghiraldo – ma anche gli incontri ed i colloqui avuti in queste settimane coi colleghi di Teolo piuttosto che di Torreglia, Selvazzano o Saccolongo, evidenziano una preoccupazione che va oltre la semplice concorrenza che un nuovo centro commerciale oggettivamente realizza nei confronti degli esercizi di vicinato, ma abbraccia questioni che sono ormai stabilmente all’attenzione dell’intera cittadinanza quali sono il dissesto idrogeologico che nuovo cemento non può che aumentare e la rarefazione del verde in un’area, quella termale euganea, che se rinuncia all’ambiente rinuncia al suo stesso futuro”.

“Unisciti a noi per fermare questo scempio”: più che esplicito l’invito finale del documento che molti hanno firmato, che altri firmeranno nei prossimi giorni e che prossimamente i promotori metteranno a disposizione dell’amministrazione comunale.
“Se il sindaco Claudio e la sua giunta – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio di Abano Terme – non vorranno legare il proprio nome ad un’opera che rimarrà tra le negatività, facciano un passo indietro e convengano che un centro commerciale ad Abano Terme è la negazione della vocazione turistica della nostra città. Convengano inoltre che serve a poco non convocare l’Ascom alle riunioni che hanno per oggetto l’economia del territorio: la nostra associazione è e sarà la spina nel fianco di chi crede di poter decidere tutto e il contrario di tutto sulla testa dei cittadini e degli operatori economici”.

 

ABANO TERME 11 GIUGNO 2013