ALBERGHI PADOVANI PREOCCUPATI PER LA TARES.
MONICA SORANZO (PRESIDENTE PADOVA HOTELS ASCOM): “GLI ALBERGHI DEVONO ESSERE ASSIMILATI ALLA UTENZE DOMESTICHE”
“Favorire il turismo”. Quasi fosse un mantra continuano a ripeterlo, ad ogni piè sospinto, governanti nazionali e locali. Poi, alla prova dei fatti, il risultato è pressoché zero. Anzi, sottozero. Un esempio? La Tares per gli alberghi.
“L’introduzione della Tares – commenta Monica Soranzo, presidente di Padova Hotels Federalberghi Ascom Confcommercio - sta comportando per le imprese alberghiere un notevole incremento di costi, che comprende, oltre alla quota ambientale per lo smaltimento dei rifiuti già di importo notevole, anche una quota per i servizi indivisibili. Se consideriamo che all’orizzonte si profila anche la “Service Tax”, dire che siamo preoccupati è semplice eufemismo”. “Tasse in aumento e prezzi delle camere in diminuzione – continua Soranzo – rischiano di emarginare l’Italia da un mercato che per noi è lavoro quotidiano ma, per il Paese, è una fetta importantissima del Pil”. E allora, siccome proporre può essere utile (o almeno si spera), ecco che dagli albergatori dell’Ascom, su elaborazione della stessa Federalberghi, arrivano “cinque proposte più una” per limitare l’incidenza di una tassazione che, così come si presenta, oltre che iniqua è potenzialmente deleteria. Assimilazione alle utenze domestiche - Alle imprese alberghiere dovrebbero essere applicate le tariffe relative alle utenze domestiche, in considerazione dell’assimilabilità nella produzione di rifiuti tra struttura alberghiera e struttura abitativa.
“E’ vero – continua la presidente Soranzo – che le attività alberghiere rilevano una maggiore potenzialità per le aree destinate alla ristorazione ed alle cucine, ma una minore potenzialità per le aree destinate ad unità abitative in relazione alle quali, pertanto, è legittimo applicare le tariffe previste per le abitazioni private”.
Riduzione commisurata al tasso di occupazione – E’ indispensabile applicare una riduzione tariffaria proporzionale al tasso di occupazione dell’attività alberghiera, fattore che rileva anche in relazione alle aziende non stagionali. Riduzioni per livelli inferiori di servizio - Per le utenze “fuori zona”, che sopportano costi rilevanti per conferire i rifiuti nel punto di raccolta, occorrono riduzioni della tariffa più consistenti rispetto a quanto attualmente previsto. Inoltre, occorre prevedere il totale esonero del tributo nei casi di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti.
Riduzione raccolta differenziata – E’ necessario incrementare la riduzione tariffaria prevista per le strutture alberghiere che praticano la raccolta differenziata, al fine di incentivare il recupero dei rifiuti. Aree scoperte pertinenziali e accessorie – E’ necessario escludere dalla tassazione le aree comuni dell’albergo assimilabili a quelle condominiali di cui all’articolo 1117 del codice civile (ad esempio, scale, lavanderia, locali caldaia, ascensori, eccetera).
Fin qui le cinque proposte base. Ma è sulla settima che si appunta, in chiusura, l’attenzione della presidente di Padova Hotels Ascom.
“E’ necessario – conclude Soranzo - confermare la facoltà dei comuni di deliberare ulteriori agevolazioni rispetto a quelle prefigurate dalla attuale normativa, che possono anche giungere alla totale esenzione, in considerazione dell’apporto economico ed occupazionale delle imprese sul territorio”.
Un invito pressante. Verrà raccolto dai comuni?
PADOVA 7 OTTOBRE 2013