
PADOAN (BENZINAI ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “NO A NUOVI AUMENTI, QUALSIASI SIA IL NUOVO GOVERNO”
INTANTO CROLLA IL MERCATO DELL’AUTO - GHIRALDO (CONCESSIONARI ASCOM): “AUTO SEMPRE PIU’ VECCHIE E SEMPRE MINORE PREVENZIONE”
Due notizie, una più bruttina dell’altra, per il settore dell’auto: il mercato delle quattro ruote scende in Italia del 17,6% (contro il -8,5% dell’Europa) ed i carburanti, dopo cinque mesi di sostanziale tregua, hanno ripreso a salire con vigore.
Logico pertanto che, nelle categorie interessate, si respiri un’aria pesante.
Se ne è avuta conferma, ieri sera, allo Sheraton, dove si sono ritrovati i concessionari soci del Consorzio di Padova e Castelfranco Veneto per partecipare al convegno promosso in collaborazione con l’Ascom Confcommercio dal titolo accattivante e per nulla rassegnato: “La forza di reagire: una ricetta per disinnescare la crisi”.
Ma la crisi, come ha ricordato nel corso dei lavori Massimo Ghiraldo, presidente del consorzio, è nei numeri oltre che nei comportamenti anche se, proprio dal convegno, sono emersi spunti positivi per affrontare il nuovo mercato con le concessionarie non più solo centri vendita e assistenza ma veri e propri centri multi servizi per l’auto e l’automobilista.
“Nel 2003 più di un’auto su quattro aveva meno di tre anni mentre oggi l’età media supera gli otto. Ci sono poi oltre dieci milioni di vetture circolanti in Italia che hanno più di dieci anni mentre nel 2003 erano poco meno di sette milioni”.
Colpa della crisi ed, in parte, anche dell’occhio vigile del fisco su chi acquista vetture nuove.
Il risultato? “”Si fa sempre meno prevenzione – continua Ghiraldo – ed in officina si va a danno conclamato. Se infatti nel 2008 gli interventi di riparazione erano il 46% rispetto al 54% di quelli di prevenzione, nel 2011 le cose sono cambiate completamente: solo il 43% è stato di prevenzione e ben il 57% di riparazione”.
D’altra parte, se sono sempre più gli automobilisti che non pagano neppure l’assicurazione, figuriamoci se passano in officina per un controllo del mezzo!
“I pochi soldi per l’auto di cui dispongono le famiglie – aggiunge Paolo Padoan, presidente dei benzinai dell’Ascom Confcommercio di Padova – vanno tutti in carburanti e preoccupa che, dopo qualche mese di tregua, oggi i prezzi abbiano ripreso a salire (tanto da posizionarci in testa alle classifiche europee), creando nuovi problemi non solo agli automobilisti ma anche ai gestori che dagli aumenti dei carburanti non ricavano nulla (sempre meno di 4 centesimi al litro è la remunerazione, qualsiasi sia il prezzo alla pompa) ed anzi sono costretti a sborsare sempre più soldi per gli approvvigionamenti”.
Servirebbe una mitigazione della pressione fiscale sui carburanti (seconda solo ai Paesi Bassi), e magari anche sull’auto.
“Ma – si chiede con un sorriso Padoan – nel corso di questa campagna elettorale avete mai sentito parlare di riduzione delle accise sui carburanti? Io personalmente no (fatta eccezione per un movimento siciliano che propone la detassazione nell’isola) ed anzi sono convinto che, qualsiasi sia il governo che si formerà dopo il 25 febbraio, un ritocchino alle tasse su benzina e gasolio lo farà di certo”.
Doti di preveggenza?
“No – conclude il presidente dei benzinai dell’Ascom Confcommercio padovana – semplice constatazione: la storia dell’Italia repubblicana è fatta (anche) di “ritocchini” ai prezzi dei carburanti. Sistema semplice, di immediato ritorno e comunque per forza di cose ben assorbito da chi, la macchina, la deve per forza di cose usare. Il problema è che questa congiuntura negativa sta mettendo in crisi anche questo concetto ed il calo dei consumi, anche di carburanti, è lì a dimostrare che soldi ce ne sono veramente pochi e che la crisi erode di giorno in giorno i nostri ricavi”.
Padova, 21 febbraio 2012
