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SCADENZA PEC IL PROSSIMO 30 GIUGNO

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ULTIMI GIORNI PER COMUNICARE L’INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA PER LE DITTE INDIVIDUALI.
L’ASCOM: “MOLTI ANCORA NON L’HANNO FATTO, MA SIAMO ATTREZZATI PER RISPONDERE ANCHE ALLE RICHIESTE DELL’ULTIMO MINUTO”
Alla scadenza mancano ormai meno di dieci giorni: il prossimo 30 giugno, infatti, per le imprese individuali (le società dovrebbero già essere in regola da tempo) scadrà il termine per comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) al registro imprese.
Il problema è che, a pochi giorni dalla scadenza, sono ancora tante le aziende che non hanno ancora assolto all’obbligo.
“Da una nostra valutazione – confermano all’Ascom Confcommercio di Padova – riteniamo che non siano più del 30/40 per cento le imprese individuali che hanno provveduto all’attivazione della Pec. Dati precisi non ne abbiamo (sono molteplici, infatti, i canali di attivazione della posta certificata), ma dal flusso di richieste di informazioni di questi giorni riteniamo che più della metà ne siano ancora sprovvisti.
In realtà, come spesso accade quando ci si mette di mezzo la burocrazia italica, anche per la Pec il percorso è, ed è stato, quantomeno accidentato.
Obbligo previsto fin dalla fine del 2011 per le società (ma ce ne sono ancora che non ce l’hanno e che dunque sarebbe meglio potessero dotarsene), la Pec è purtroppo ancora un’entità sconosciuta in molti uffici pubblici a dimostrazione che lo Stato è spesso in grado di predicare bene ma poi finisce sempre per razzolare male. Ma c’è di più: negli ultimi giorni si sono fatte strada interpretazioni a dir poco “difformi” tra le imprese individuali e le società.

In particolare rispetto a quanto previsto in precedenza per le imprese costituite in forma societaria, per le imprese individuali non è possibile domiciliarsi presso un soggetto terzo come può essere lo studio professionale che assiste l’impresa negli adempimenti burocratici oppure presso un’altra società cui l’impresa è giuridicamente o economicamente collegata o, ancora e più semplicemente, usufruire della Pec di un familiare.
In attesa che tutte queste incongruenze trovino soluzione, all’Associazione Commercianti raccomandano di non lasciar passare la scadenza.
“Per quanto ci riguarda – confermano all’Ascom Confcommercio – siamo in grado di rispondere a tutte le richieste di attivazione della Pec che potessero giungerci in questi giorni. I nostri uffici, in tal senso, sono attrezzati sia per la registrazione che per l’inoltro della comunicazione, come previsto, alla Camera di Commercio una volta attivata la posta certificata”.
Chi volesse avere maggiori delucidazioni può rivolgersi alla sede di piazza Bardella dove è stato approntato un servizio che risponde al numero telefonico 049 8209810 o che può essere raggiunto via e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

PADOVA 21 GIUGNO 2013