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BARBIERATO: GIU' LE VENDITE NELLA GDO

CROLLANO LE VENDITE NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA.
BARBIERATO: “VISTO? NON SERVE APRIRE DI DOMENICA. SIAMO SEMPRE PIU’ POVERI E SIAMO SEMPRE PIU’ SIMILI AL SUD DEL PAESE”
Come volevasi dimostrare. Aprire di domenica e aprire nuove supermercati non serve: le vendite nella grande distribuzione organizzata stanno facendo fatica in tutti i territori del Paese, ma fanno fatica soprattutto qui, a Nordest, area geografica solitamente al riparo dalle grandi fluttuazioni ma che in questi mesi sta vivendo un periodo di preoccupante rallentamento dei consumi.
“Nei numeri percentuali – precisa Federico Barbierato, direttore generale dell’Ascom Confcommercio di Padova - si parla di cali pari a quelli registrati nel pari periodo nel Sud del Paese: -2,2% negli ultimi dodici mesi”.
Più nello specifico: da inizio anno l’area composta da Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, con un calo del fatturato dello 0,96% rispetto allo stesso periodo del 2013, è la seconda più in difficoltà dopo il Sud (-2,17%), con picchi molto preoccupanti come quello registrato nella settimana dal 3 al 9 marzo (-5,95%); inoltre la difficoltà delle famiglie è certificata dal calo dello scontrino medio che, negli ultimi dodici mesi, è sceso del 2,2% (da 32,32 euro a 31,62 euro), un valore esattamente in linea con quanto avvenuto nel Meridione.
“Evidentemente stiamo diventando tutti più poveri – continua Barbierato – e i tanto declamati aumenti del Pil da parte del governo Monti altro non erano che il cavallo di Troia per “dare una mano” ai grandi a scapito dei piccoli, ovvero dei negozi di vicinato”.
Sorprendenti le similitudini tra il “ricco” Nordest ed il “povero” Sud.
Anche da noi, infatti, le scelte di consumo sono dettate soprattutto dal prezzo: si registra infatti il deciso progresso dei discount (+4,6% lo scontrino medio, passato da 20,09 euro a 21,01 euro), a cui fa da contrappeso il crollo degli ipermercati (-7,3%, da 51,01 euro a 47,27 euro). Riescono invece a limitare le perdite i supermercati (-1,1%, da 30,93 euro a 30,58 euro) e il libero servizio (-1,3% da 17,71 euro a 17,48 euro).
“Nonostante le dinamiche siano dunque molto simili – conclude Barbierato - resta comunque una grande differenza fra Nordest e Sud: lo scontrino medio da noi è del 50% superiore a quello del Sud ma è anche vero che i prezzi, nel nostro territorio, sono spesso superiori a quelli praticati in altre aree del Paese”.

 

Padova, 24 marzo 2014