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CARLO TREVISAN ALLA GUIDA DEI 50&PIU'

L RAGGRUPPAMENTO “50&PIU’” DEI SENIOR DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO HA RINNOVATO LA COMPAGINE. MOLTI IN PENSIONE MA MOLTI ALTRI ANCORA IN PIENA ATTIVITA’
La logica (e l’età) li vorrebbe pensionati, comodamente seduti in poltrona, magari col plaid sulle ginocchia. La realtà li vede invece ancora ben attivi, alcuni addirittura in piena attività, tutti comunque, anche per merito del Patronato Enasco, ben dentro l’associazione della quale rappresentano la memoria storica e l’attaccamento ai valori fondanti. Sono i “senior” inseriti nel raggruppamento “50&Più” dell’Ascom Confcommercio che si sono riuniti mercoledì nella sede dell’associazione per l’elezione del nuovo direttivo che vede ora Carlo Trevisan nuovo presidente, con Giuseppe Baccan, Giampietro Badan, Giancarlo Barbetta, Wilmo Businaro, Renzo Capitanio, Alfredo Gomiero, Ines Marangon, Paolo Molena, Roberto Perinello e Gianemilio Trevisan in qualità di consiglieri.

Una compagine che, come si è detto, raccoglie esperienze tuttora attive come dimostra non solo lo stesso Carlo Trevisan (presidente degli agenti di commercio), ma anche Renzo Capitanio (presidente mandamentale di Piove di Sacco), Paolo Molena (consigliere Federmoda) e Giampietro Badan (responsabile settore contrattualistica).
E proprio Badan sarà chiamato a svolgere, nell’ambito del consiglio, quel ruolo di collegamento tra gli associati all’Ascom e gli enti previdenziali che un progressivo abbandono delle consulenze dirette da parte degli stessi enti ha reso ora indispensabile.
“Grazie all’azione svolta quotidianamente oltre che dagli uffici dell’Ascom anche dal patronato Enasco – ha detto il neopresidente Trevisan – da qualche mese presente nella nuova, apprezzata e frequentatissima sede del centro storico in via Zabarella, il gruppo “50&Più” dell’Ascom Confcommercio avrà la possibilità di incidere sulle scelte che riguardano quella che un tempo veniva definita la terza età e che, proprio per questo, stava confinata in un angolo del tessuto sociale, ma che oggi, vuoi per l’allungamento della vita e vuoi anche per la crisi, consente (o, purtroppo, costringe) molti a mantenere un livello di attività che richiede risposte. Quelle risposte che l’Ascom vuole dare per non lasciare nessuno indietro. Sia che lavori, sia che si goda la giusta e meritata pensione”.


Padova 3 aprile 2014