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IL FUTURO DI PADOVA: NE PARLA L'ASCOM OGGI 3 DICEMBRE

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI ALL’ASCOM, OGGI MERCOLEDI’  3 DICEMBRE (ORE 20.30, CENTRO UNIVERSITARIO DI VIA ZABARELLA, 80) SUL FUTURO DEL COMMERCIO A PADOVA E IN PROVINCIA. IL PRESIDENTE BERTIN: “LE SCELTE DI CHI GOVERNA IL TERRITORIO DECISIVE PER IL FUTURO DEI NEGOZI E DEL TURISMO”
Il futuro dei negozi di vicinato minacciato dagli ipotizzati nuovi grandi centri commerciali (a partire da Veneto City, tornato in queste ore prepotentemente alla ribalta, ma anche ai diversi siti paventati tra Padova e provincia) e dalla tassazione locale che va a sommarsi a quella, insopportabile, già presente a livello nazionale.
Sono le due maggiori preoccupazioni di un comparto commerciale peraltro stretto nella morsa della crisi, depresso dai consumi che continuano a flettere (tredici trimestri consecutivi di non crescita), impaurito di fronte ad una criminalità che non dà tregua e che dunque lo costringe a reagire innanzitutto confrontandosi con se stesso.
Lo farà oggì mercoledì 3 dicembre, nel corso dell’assemblea dei soci che l’Ascom ha convocato nella sala riunioni del Centro Universitario di via Zabarella 80, con inizio alle ore 20.30.
“Lo sforzo compiuto in questi anni dall’Ascom – spiega il presidente Patrizio Bertin – per progettare un commercio in grado anche di svolgere un ruolo importante in termini urbanistici e di sostegno al turismo, si è tradotto, su tutto il territorio provinciale, in numerose proposte che, in parte, sono state adottate. Altri progetti sono in cantiere ed è per questo che dobbiamo inviare un messaggio chiaro a chi ha responsabilità nel governo della cosa pubblica locale”.

L’assemblea, che giunge nel bel mezzo di un periodo di grande attivismo dell’associazione (sono appena andati in archivio un Black Friday da 5 milioni di euro e 150 mila persone; una manifestazione per la legalità che ha portato in piazza soprattutto le vittime della criminalità; un accordo con la Cassa di Risparmio del Veneto per aperture di credito nei confronti delle imprese; incontri in tutta la provincia sulle nuove strategie di vendita e sulle difficoltà connesse al passaggio generazionale), anticipa quello che si spera possa essere un Natale all’insegna di una ripresa delle vendite.
“Tutto questo – conclude Bertin – per dire semplicemente che nulla nasce per caso e che il futuro del commercio e del turismo a Padova e in provincia non potrà che essere legato a doppio filo alle scelte che verranno adottate dalla politica. I commercianti dell’Ascom, come hanno sempre fatto, vogliono poter dire la loro”.

 

Invito

Padova 28 novembre 2014