RICHIESTE DI PAGAMENTO PER INSERIMENTI IN REGISTRI E BANCHE DATI PRIVATI DI DUBBIA UTILITA’: L’ASCOM RACCOMANDA LA MASSIMA ATTENZIONE
Sono sempre di più e sempre più sofisticate. Le richieste di pagamento per la registrazione di marchi d'impresa da parte di società che utilizzano denominazioni simili a quelle di organismi ufficiali, continuano ad essere all’ordine del giorno ed il rischio che qualche imprenditore paghi per qualcosa che di obbligatorio non ha nulla si fa sempre più stringente.
Dall’Ascom Confcommercio di Padova arriva dunque il nuovo “warning”: “Informiamo – avvisa l’associazione” - che continuano a pervenire a titolari di marchi d'impresa richieste di pagamento per la registrazione e/o pubblicazione di marchi da parte di società che utilizzano denominazioni simili a quelle di organismi ufficiali. In qualche caso viene usato un logo che può trarre in inganno perché simile a quello del Ministero.
L’ultima di queste iniziative, in ordine di tempo, è quella della TM Publisher Gesmbh, una società con sede a Vienna, che pubblica sul proprio sito internet il marchio registrato del destinatario della missiva dietro un corrispettivo di ben 895 euro!
“E’ evidente – commenta l’Ascom – che non c’è nessun obbligo di aderire a questo tipo di richieste ed anzi, considerato che tali offerte potrebbero trarre in inganno, si rende noto che questi servizi non sono correlati con i servizi forniti dall’UIBM (Ufficio italiano brevetti e marchi) o dall’UAMI (Ufficio per registrazione dei marchi, disegni e modelli dell’Unione europea) e che la pubblicazione dei marchi d'impresa in registri o banche dati private è facoltativa e di dubbia utilità”.
“Si invitano pertanto gli associati – conclude l’Ascom di Padova - a verificare attentamente tali offerte e a non pagare alcun bollettino prima di aver letto le clausole contrattuali proposte. Nel dubbio, inoltre, si invita e prendere contatto con gli uffici anche telefonicamente al numero 049 8209710”
Padova, 25 febbraio 2014