VICENZA TOGLIE LA TASI AI NEGOZI E AI LABORATORI ARTIGIANALI.
PASQUALETTI (ASCOM PADOVA): “UN ESEMPIO PER TUTTI I NOSTRI SINDACI. LA TASSAZIONE LOCALE RISCHIA DI FAR DEFLAGRARE UN COMPARTO GIA’ ALLO STREMO PER LA CRISI”
Negozi di Vicenza esentati dalla Tasi. “Un esempio di equità e ragionevolezza che dovrebbe essere perseguito da tutti i comuni”.
Franco Pasqualetti, vicepresidente dell’Ascom Confcommercio, coglie l’importanza della novità rappresentata dal provvedimento della città berica per ribadire quanto richiesto nei giorni scorsi ai sindaci dei comuni del padovano: “Togliere la Tasi per dare una mano ai commercianti e agli artigiani colpiti da una crisi potenzialmente esplosiva che la tassazione comunale rischia di far deflagrare”. Un provvedimento coraggioso, quello dell’amministrazione vicentina, che l’Ascom vorrebbe potesse essere adottato anche in ambito padovano.
“Nei giorni scorsi – continua Pasqualetti – ci siamo rivolti ai sindaci per richiamarli al loro senso di responsabilità. Un negozio, un laboratorio, sono beni strumentali e come tali non è giusto che siano tassati. Condividiamo in pieno l’impostazione del sindaco di Vicenza, Variati, che ha discriminato tra negozi in attività e negozi sfitti: i primi non pagano, i secondi sì”.
L’Ascom dunque continuerà a fare pressing nei confronti delle amministrazioni che hanno la possibilità di modulare il carico fiscale ma che, fino ad ora, se da un lato hanno agevolato, giustamente, le fasce deboli, non altrettanto hanno ritenuto di dover fare nei confronti dei commercianti ed artigiani.
“La richiesta – conclude Pasqualetti – viene formalizzata in questi giorni attraverso una lettera che stiamo inviando a tutti i 104 sindaci del padovano con un particolare accento nei confronti dei 61 comuni che vanno al rinnovo elettorale e che devono decidere sulla Tasi entro il prossimo 29 aprile”.
Insomma quasi una corsa contro il tempo. E, soprattutto, con l’esempio “scomodo” di Vicenza che mette una pietra sopra a quel “non possiamo” che tante volte è stato richiamato dagli amministratori locali per giustificare scelte che sono e restano esclusivamente politiche.
Padova 2 aprile 2014