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ASSUNZIONI: SERVE CHIAREZZA SULLE NUOVE NORME

INTERESSE DEI COMMERCIANTI PADOVANI PER LE NUOVE NORME SULLE ASSUNZIONI, MA REGNA L’INCERTEZZA.
IL PRESIDENTE DELL’ASCOM, BERTIN: “RENZI, SBRIGATI A FARE I DECRETI ATTUATIVI!”
INTANTO SI CONFERMA LA BUONA PARTENZA DEI SALDI: +5-10%

Non una valanga, ma una serie di telefonate, questa sì. Tanto che all’ufficio paghe dell’Ascom l’operatività non è mancata nemmeno per l’ultimo ponte delle festività. Ma cosa stanno chiedendo gli associati? Delucidazioni in ordine alle nuove assunzioni alla luce dei provvedimenti governativi di fine anno.
“Il problema – sottolineano nella sede di piazza Bardella – è che non siamo in grado di fornire una risposta precisa. Mancano infatti i decreti attuativi (che potranno essere emanati entro giugno) per cui non è chiaro quali siano i confini del “contratto a tutele crescenti”, né quali strumenti operativi possano essere utilizzati per ottenere gli sgravi che la legge prevede”.
Si tratta, in effetti, di 8mila euro moltiplicati per tre anni che non sono poca cosa per chi avesse voglia di assumere soprattutto personale non più giovanissimo e dunque non più occupabile col contratto di apprendistato.
“L’incertezza non aiuta – commenta il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – e dunque il messaggio che mi sento di rivolgere al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi è “sbrigati!” perché, nel dubbio, le imprese non assumono rinviando nel tempo ciò che invece potrebbe essere fatto subito con evidenti benefici per l’occupazione e per tutto ciò che l’occupazione, di positivo, porta con sé”.
In ogni caso l’interesse che la nuova norma sta creando sembra andare di pari passo con un certo moderato ottimismo che il comparto del terziario sembra registrare in queste ultime settimane e che sembra confermato anche dall’andamento dei saldi che stanno registrando aumenti valutabili nell’ordine del 5 – 10% a seconda delle tipologie e delle aree.
“E’ oggettivamente ancora presto – mettono in chiaro all’ufficio paghe dell’Ascom – per formulare una valutazione complessiva. In queste ore, se da un lato stiamo ancora registrando le inevitabili chiusure di negozi che, con la chiusura d’anno hanno anche dovuto chiudere i battenti, dall’altro raccogliamo con soddisfazione le nuove iscrizioni e, soprattutto, questo rinnovato interesse verso le possibili nuove assunzioni”.
Occorre dunque far presto.
“Credo – conclude il presidente Bertin – che ogni imprenditore, piccolo o grande che sia ma che comunque continua ad operare in questo Paese, sogni di svegliarsi un giorno con norme chiare, semplici e, soprattutto, di immediata applicazione”.

 

Padova 5 gennaio 2015