
CONTROLLI AI DISPOSITIVI DI MESSA A TERRA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI: L’ARPAV CONFERMA CHE NON CI SONO DELEGATI ABILITATI.
L’ASCOM ALLE AZIENDE: “DA NOI TUTTA L’ASSISTENZA NECESSARIA”
Assolutamente fasulli.
Alle segnalazioni di titolari di pubblici esercizi di Padova che denunciano di aver ricevuto la visita di sedicenti controllori che girano per il territorio dichiarandosi delegati dall’Arpav per la revisione degli impianti di messa a terra (segnalazioni raccolte anche dall’Ascom attraverso propri associati), la stessa Arpav, in una nota, conferma di non aver mai delegato alcun soggetto abilitato ad eseguire per proprio conto tali verifiche e tanto meno ad effettuare un controllo del rispetto della corretta periodicità dell'esecuzione delle verifiche, che è di competenza esclusiva degli Organi di Vigilanza sulla sicurezza del lavoro.
“Purtroppo monitoriamo da tempo tante situazioni di illecito e di tentate truffe ai danni dei titolari di attività commerciali – commentano negli uffici dell’Ascom – tentativi che arrivano con i marchi rassicuranti di istituzioni o fornitori di servizi pubblici che spesso si traducono in esborsi di denaro o, nel caso delle truffe informatiche, in danni seri e spesso irreversibili alle dotazioni di pc aziendali”.
Ecco dunque che nella vicenda “messa a terra” l’Ufficio Assistenza Tecnica dell’Ascom, oltre che mettere in guardia dalla situazione di illecito, mentre da un lato raccomanda sempre di controllare con attenzione la veridicità di addetti e messaggi di posta, dall’altro si conferma a più completa disposizione per garantire assistenza altamente qualificata e professionale alle aziende associate.
“Chi infatti volesse verificare gli impianti di messa a terra – concludono all’Ascom – e, nel caso, prevederne l’adeguamento, sappia che l’Ascom ha stipulato una convenzione con un organismo certificatore che prevede costi agevolati per gli associati”.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Assistenza Tecnica o attraverso il telefono (049.8209822-763) e il fax (049.820726), o anche attraverso l’e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Padova 19 febbraio 2016
