ECCO IL DECALOGO DELL’ASCOM INVIATO AI CANDIDATI POLITICI PADOVANI IN VISTA DELLE ELEZIONI DEL 4 MARZO
L'hanno chiamato "Un decalogo per lo sviluppo" e, idealmente, lo hanno consegnato ai partiti che domenica si contenderanno il governo del Paese.
"Un piccolo "divertissement" - ha detto il presidente dell'Ascom, Patrizio Bertin - che però ha il pregio di rappresentare in dieci battute i desiderI di un comparto che nella nostra provincia sviluppa il 70% del reddito delle famiglie”.
Ecco dunque i "dieci comandamenti" sui quali l’Ascom chiama i candidati a fare un esame di coscienza.
I - Non aumentare l'Iva, in caso contrario per i consumi sarà un inferno;
II - Non pronunciare mai "pagamenti elettronici" se non ti impegnerai ad annullare i costi bancari;
III- Ricordati che almeno 6 volte l'anno vanno santificate le feste chiudendo i negozi;
IV – Almeno tu onora l'impegno (preso da tutti, realizzato da nessuno) di semplificare la burocrazia;
V- Non uccidere la voglia di fare impresa gravando le attività della doppia tassazione nazionale e locale;
VI - Non lasciare la piccola impresa senza il supporto del credito;
VII- Non rubare il futuro ai "piccoli" (i negozi di vicinato) per favorire la proliferazione dei "grandi" (soprattutto i colossi della web economy che non pagano le tasse o le pagano in misura infinitesimale);
VIII - Non lasciare che il degrado si impadronisca dei nostri centri urbani e dei nostri quartieri e non lasciare impunito chi commette un reato;
IX - Non desiderare i proventi dell'Imu e degli oneri di urbanizzazione che derivano dalla realizzazione di centri commerciali;
X - Non desiderare di aumentare il debito pubblico ed, anzi, taglia la spesa improduttiva.
PADOVA 1 MARZO 2018