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VARCHI ZTL E ACCESSO AL CENTRO CITTA': SUBITO UN TAVOLO DI CONFRONTO

IL GIORNO DOPO L’ASSEMBLEA DEI COMMERCIANTI NELLA SEDE ASCOM DI VIA ZABARELLA.
BERTIN: “SUBITO UN TAVOLO PER UN CONFRONTO SUL CENTRO E IL MIGLIAIO DI POSTI DEL PARCHEGGIO ALL’EX PRANDINA ENTRO QUEST'ANNO. NECESSARIO EVITARE LA DESERTIFICAZIONE DEL CENTRO”

Il successo, si potrebbe dire “di critica e di pubblico” della riunione svoltasi ieri nella sede dell’Ascom di via Zabarella sullo spinosissimo tema dei varchi della Ztl e, più in generale, dell’accesso al centro cittadino, è già archiviato perché si guarda al “dopo”.
“Nell’incontro avuto ieri pomeriggio a Palazzo Moroni - conferma il presidente Patrizio Bertin che dall’assemblea aveva ricevuto l’incarico di rappresentare l’intero comparto – abbiamo convenuto col sindaco Giordani, col vicesindaco Lorenzoni e con l’assessore Bressa che qualsiasi iniziativa relativa alla Ztl e all’accesso al centro verrà discussa in un tavolo di confronto con le categorie economiche. Dunque nessun salto nel buio e nessuna imposizione dall’alto”.
Restano però sul tappeto altre importanti questioni sui quali commercianti e operatori del turismo non intendono deflettere.
“A cominciare dal parcheggio all’ex Prandina – continua Bertin – per il quale chiediamo all’amministrazione di definire una data per la sua messa in opera. Data che per noi coincide con l'anno corrente. Quel migliaio di posti che verrebbe realizzato senza grandi costi sarebbe un importante aiuto ad un commercio che non può prescindere dalla facilità di accesso alle aree centrali come a quelle di quartiere”.
Un’idea, quella del parcheggio nell’area del demanio che l’Ascom, come è stato documentato ieri all’assemblea di via Zabarella, ha lanciato, con tanto di progetto allegato, esattamente nove anni fa.
“In quell’occasione – ricorda il presidente dell’Ascom – valutavamo che un parcheggio a ridosso della tangenziale costituiva un’ottima soluzione anche in chiave di riduzione dell’inquinamento”.
Purtroppo, da quel giorno di nove anni fa, passi avanti non ne sono stati fatti. Però, nel frattempo, sempre l’Ascom ha contribuito in misura decisiva a trasformare via Porciglia, oggi realmente porta d’ingresso al centro storico per chi (guarda caso) parcheggia con meno difficoltà di altre zone o in piazzale Boschetti o al Park ex Cledca.
“C’è poi un’ulteriore questione – aggiunge Bertin – ed è quella relativa al progressivo abbandono del centro da parte degli uffici pubblici. Oggi scontiamo un deficit di presenze che deriva anche dalle scelte compiute ormai diversi anni fa. L’uscita di scena, dall’area centrale, tanto per citare, del tribunale, dell’Intendenza di Finanza, dell’esattoria, dell'Inps, delle stesse associazioni di categoria (noi stessi abbiamo ritenuto di dover tornare in via Zabarella per ripristinare un rapporto più diretto con chi opera in centro) ha determinato un depauperamento che si aggraverebbe se anche la sede della Camera di Commercio dovesse abbandonare piazza Insurrezione”.
E’ insomma l’idea stessa di città che dovrà entrare per forza di cose nell’agenda dell’amministrazione.
“Come ho avuto modo di dire ieri di fronte ai numerosi colleghi intervenuti all’assemblea – conclude il presidente dei commercianti padovani – non si può pensare alle tangenziali come ad un confine invalicabile. Al di qua esiste un centro storico ma esistono soprattutto i quartieri con i loro cittadini e con i loro esercizi commerciali. Non valutare queste cose può avere gravi ripercussioni non solo sull’economia ma anche sulla sicurezza e dunque sulla qualità della vita. Ed è quello che il tavolo delle associazioni che già nei prossimi giorni andremo a convocare, dovrà includere tra i propri obiettivi in vista di un confronto con l’amministrazione comunale”. 

Padova 23 marzo 2018