IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELL'ASCOM, PATRIZIO BERTIN
Già alle 13.30 il post su Facebook: "Vittoria!!! Confermato il vincolo su Due Carrare".
Così l'Ascom, accompagnando la notizia con la foto del presidente Bertin mentre arringava la folla in una delle manifestazioni succedutesi in questi mesi, confermava tutta la propria soddisfazione per una battaglia, quella contro l'ipotizzato ipercentro di Due Carrare, che l'ha vista in prima linea fin dal primo momento.
"Dalla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale del Veneto - ha dichiarato Bertin - è arrivata la conferma che attendevamo. E' un risultato eccezionale che premia una comunità, un territorio ed un patrimonio culturale che la realizzazione dell'ipercentro avrebbe messo in discussione".
"A nostro giudizio il progetto - ha proseguito il presidente dell'Ascom - oltre che creare uno sfregio nei confronti di un patrimonio culturale ed ambientale di notevole valore, cementificava un'ulteriore porzione di un territorio già ampiamente violentato e a fronte di qualche centinaio di posti di lavoro realizzati all'interno dell'ipercentro, ne faceva perdere migliaia non solo nei negozi di vicinato di Due Carrare e dei comuni limitrofi, ma anche nelle altre grandi strutture di vendita già presenti sul territorio e che, giocoforza, sarebbero andate verso un futuro, prossimo venturo, di chiusure con conseguente degrado".
C'è dunque grande soddisfazione all'Ascom e, nonostante il provvedimento possa ancora essere oggetto di ricorso, si ritiene che l'allungamento dei tempi giochi comunque a favore di un definitivo affossamento del progetto.
"Personalmente - ha precisato Bertin - ritengo il parere della Commissione e, dunque, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - una grande vittoria di popolo ed è per questo che mi permetto di suggerire, soprattutto alla proprietà del Castello del Catajo, la convocazione di un momento pubblico, una sorta di festa per lo scampato pericolo, negli spazi del maniero al quale dovrebbero partecipare quanti (cittadini, commercianti, sindaci, politici, stampa, uomini di cultura, ecc.) anche in minima parte hanno consentito che non si arrivasse ad immolare una parte della nostra storia ad un'idea che non è nemmeno di consumismo ma di semplice speculazione edilizia".
Infine una parola Bertin l'ha spesa anche per l'amministrazione di Due Carrare.
"Al sindaco Moro - ha concluso - che per mesi abbiamo contestato e che per mesi ha continuato a non voler comprendere che la nostra non era una battaglia contro la sua persona ma contro un'idea di sviluppo che non condividiamo, chiedo adesso di prendere atto che la ragione sta dall'altra parte e che dovere di un buon amministratore è anche quello, talvolta, di fermarsi e di riconoscere che si può sbagliare. Ovviamente, senza rancore".
PADOVA 19 APRILE 2018