L’OSSERVATORIO DELL’IMPRENDITORIALITA’ FEMMINILE DI UNIONCAMERE – INFOCAMERE FISSA A 19.457 LE IMPRESE PADOVANE A GUIDA FEMMINILE, LA STRAGRANDE MAGGIORANZA IMPEGNATE NEL COMMERCIO, NEL TURISMO E NEI SERVIZI.
ELENA CRISTOFANON (PRESIDENTE TERZIARIO DONNA ASCOM PADOVA): “DA NOI LE MAGGIORI OPPORTUNITA’ ”
Alla guida delle imprese padovane le donne crescono ma non “sfondano”.
Ed anzi, mentre a fine settembre, oltre 2,5 milioni di cariche in Italia sono occupate da donne, il che equivale ad un +0,34% rispetto allo scorso anno, in provincia di Padova la percentuale del 27,3% è la stessa di un anno fa con 42.695 padovane che ricoprono cariche su un totale di 156.448 che è lo stock complessivo senza distinzione di genere. Detto questo va però sottolineato che il dato padovano, fissato nella fotografia scattata dall’Osservatorio dell’imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere, è migliore rispetto alla media nazionale anche se nelle “stanze dei bottoni” le donne rappresentano solo un quarto (a Padova un po’ di più) degli amministratori, soci e titolari d’impresa oggi esistenti.
Sono 666 gli incarichi di presidente del consiglio di amministrazione ricoperti da donne, a fronte di oltre 4.674 totali. Le donne presidente incidono per il 14,2%. Sono 220, invece, gli incarichi di vice presidenti (il 24,7% del totale che ammonta a 889) mentre tra gli amministratori o consiglieri delegati, le cariche al femminile sono 188 (contro 764 totali), 348 quelle di amministratrici (il 20,9% dei 1.667 esistenti), solo 7 (il 10,9%) i direttori donna contro 64 incarichi complessivi. In termini assoluti il numero più elevato di donne si incontra tra i consiglieri: 4.335 quelle presenti nei Cda delle aziende padovane, poco più di un quarto del totale (esattamente il 25,4% in aumento del 3,9% rispetto ad un anno fa).
“Ma se questi sono i dati per così dire “di vertice” – commenta Elena Cristofanon, presidente di Terziario Donna Ascom Confcommercio Padova – ci sono i dati “di base” che testimoniano di una certa vitalità dell’imprenditoria femminile padovana”.
Sempre con riferimento a fine settembre 2018 rispetto a fine settembre 2017, l’Osservatorio dell’imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere, fissa a 19.457 le imprese padovane “al femminile” con un “tasso di femminilizzazione” che raggiunge il 19,7% (un po’ più basso del dato del Veneto che arriva al 19,9%) ma con un incremento annuo di 149 unità che è secondo, in regione, solo a Verona che aumenta di 153.
“Di sicuro – continua Cristofanon – è il nostro il comparto che più di ogni altro offre opportunità alle donne che vogliono cimentarsi nella difficile ma esaltante avventura dell’impresa”.
Ed in effetti, rispetto al resto dell’economia padovana, commercio, turismo e servizi vincono a mani basse.
“Con le 5.004 imprese del commercio – analizza Silvia Dell’Uomo, vicepresidente dell’Ascom e consigliera della Camera di Commercio – le 1.529 dell’hotellerie e della ristorazione, le 1.380 delle attività immobiliari, le 770 delle agenzie di viaggio e noleggio, le 204 di intrattenimento, le 118 di istruzione, le 2.123 di altre attività di servizi (più diverse centinaia non meglio individuate nella classificazione complessiva), il terziario è il comparto dove la componente femminile risulta di gran lunga maggioritario, ben distanziato dalle 3.003 imprese dell’agricoltura e dalle 1.958 del manifatturiero”.
“Eppure – conclude Elena Cristofanon – quella quota del 19,7% di imprese padovane gestite da donne, peraltro caratterizzato da un incremento dello 0,8% nel raffronto 2018 – 2017, non dice compiutamente quanto sia l’impegno delle donne nelle imprese. Esistono infatti migliaia di collaboratrici che, pur non ricoprendo un ruolo apicale, costituiscono l’indispensabile e spesso decisivo apporto per il successo di tante imprese. Le donne, per loro indole più propense all’empatia, hanno una marcia in più proprio nei settori dove capire, captare i bisogni e le esigenze del cliente diventa fondamentale per saper consigliare il servizio migliore”.
Padova 10 dicembre 2018