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ARRIVA LA DELAZIONE ABBINATA ALLA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI

BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “UN METODO DA STASI CHE FARA’ CHIUDERE NEI PICCOLI CENTRI ANCHE I POCHI NEGOZI CHE HANNO RESISTITO ALLO SCONTRINO TELEMATICO”
Potrebbe essere il colpo di grazia per quei negozi che, nonostante tutto e nonostante lo scontrino telematico, hanno continuato a svolgere la loro funzione anche sociale oltre che economica, spesso “esclusiva”, in tanti piccoli centri, come è emerso nel confronto di ieri all’Ascom tra sindaci e associazioni di categoria.
Ed il colpo di grazia si chiama “lotteria degli scontrini” (in partenza del prossimo 1° luglio) perché alla stessa potrebbe venire abbinata anche la “delazione fiscale”
“E’ ciò che emerge – commenta Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Ascom Padova - dalla lettura della disposizione contenuta nel collegato fiscale alla manovra 2020 che, in origine, prevedeva la possibilità di una sanzione amministrativa da 100 a 500 euro nei confronti dell'esercente che si rifiutava di far partecipare il cliente alla nuova lotteria degli scontrini. Adesso però sembra che se l'esercente si rifiuta di inserire il codice lotteria del cliente nello scontrino fiscale quest'ultimo potrà infatti segnalarlo telematicamente al fisco, additandolo come contribuente fiscalmente a rischio. A questo punto chi ha ancora interesse a tenere aperto un negozio?”
In pratica, la segnalazione del cliente costituirà un precedente fiscale negativo per il commerciante esponendolo al rischio di un controllo da parte dell'Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza.
“E poi – continua Bertin – dove sta l’evasione? Di fronte ad uno scontrino regolarmente emesso può essere l’inserimento di un codice alfanumerico a creare i presupposti per la gogna fiscale?”
Non solo: pensate ad un bar nell’ora di punta della colazione. Locale affollato e gente che ha fretta di raggiungere il posto di lavoro. Come si dovrebbe comportare l’esercente di turno? 
“Ma al di là di tutto questo, che – continua il presidente dell’Ascom Confcommercio –  sembra una cosa ovvia per tutti ad esclusione di chi ispira certe iniziative, possibile che a nessuno venga in mente che viene attribuito un potere di segnalazione al fisco fatta di nascosto e, soprattutto, senza che il diretto interessato ne sia a conoscenza? E se la delazione non riguardasse minimamente la lotteria degli scontrini ma fosse semplice vendetta per qualsivoglia motivo?”.
Insomma: tantissimi dubbi. Compreso quello relativo agli aspetti legati alla difesa ed alla tutela del commerciante che magari potrebbe essere all’oscuro di tutto e vedersi arrivare una verifica fiscale solo perché qualcuno ha detto, vero o falso che sia, di non aver potuto partecipare ad una lotteria.
“Il muro di Berlino – conclude Bertin – è caduto 30 anni fa, ma evidentemente qualcuno crede ancora che i metodi della Stasi possano essere applicati anche all’alba degli anni ’20 del 21° secolo!”

Padova 22 gennaio 2020