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CONTINUA IL CONFRONTO TRA IL PRESIDENTE BERTIN E L'ASSESSORA GALLANI


IL PRESIDENTE DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO, BERTIN: “L’ASSESSORA GALLANI OFFENDE. IL SINDACO GIORDANI DICA CHIARAMENTE SE QUESTA E’ LA POLITICA DELL’AMMINISTRAZIONE”

L’aveva già detto nei giorni scorsi: “Nulla da obiettare se il confronto avviene tra Legambiente e noi. In effetti sono anni che con l’associazione ambientalista ci contrapponiamo, talvolta con polemiche anche feroci, ma sempre nel rispetto dei ruoli. Ma se nel dibattito irrompe un’assessora e irrompe offendendo, questo diventa un problema del sindaco e dell’intera amministrazione”.
Il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin, non ha nessuna intenzione di lasciar passare quello che definisce “un attacco infarcito di termini a dir poco inopportuni in bocca a chi rappresenta le istituzioni”. 
“Sentirmi apostrofare come “partigiano dei propri interessi” o come uno che “gioca” sembra di capire sulla pelle dei cittadini, non posso accettarlo. Come non posso accettare che mi si venga a dire che utilizzo “un momento di emergenza sanitaria a pretesto per altro” quando il mio intervento ha fatto seguito, seppur a stretto giro di posta, a quello di Legambiente”.
Ma Bertin non intende sottrarsi nemmeno a questo forzato accostamento.
“In questi giorni i commercianti, gli operatori del turismo e più in generale tutte le imprese stanno vivendo un momento drammatico che potrebbe avere ricadute impressionanti sui lavoratori e quindi sulle famiglie. A fronte di ciò l’assessora Gallani non trova di meglio che fare distinzioni di lana caprina sui dati del PM10 e, soprattutto, continua a trattare come una questione trascurabile ciò che per l’economia della nostra città è fondamentale: un piano del traffico degno di questo nome e parcheggi di prossimità al centro in grado di supportare più di 3mila imprese e migliaia di addetti del commercio e del turismo”.
“In questi giorni di blocco quasi totale dell’economia – continua Bertin - il filosofo Massimo Cacciari, da Lilli Gruber, ha giustamente osservato che non ci si ammala solo per coronavirus ma ci si ammala anche se si perde il lavoro. E’ una riflessione sottoscrivibile che vale ovviamente per il contingente, ma che conserverà, per quanto ci riguarda, una sua intrinseca verità anche quando l’emergenza sarà finita se continueremo a credere che l’economia cittadina possa prescindere da una politica in grado di impedire che Padova diventi una città fuori-respingente”.
“Io rimango convinto – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio – che l’assessora, scientemente, fissi la questione PM10 alla stretta attualità e si rifiuti di constatare che le automobili stanno sempre più diventando ibride ed elettriche per cui sempre meno inquinanti rivelando, in tal modo, che il suo ostracismo verso il mezzo privato è ascrivibile più all’ideologia che non al pragmatismo. Infine che le “associazioni private debbano avere ben altro ruolo e responsabilità” è un’invasione di campo assolutamente gratuita: la responsabilità dell’Ascom è quella di tutelare gli interessi dei propri associati, quella degli amministratori di governare la città. Per questo chiedo ancora una volta al sindaco Giordani di dire, con chiarezza e una volta per tutte, quale sia la politica dell’amministrazione in ordine al commercio, al turismo e ai servizi, attività di gran lunga maggioritarie e dalla salute delle quali dipende il reddito di gran parte delle famiglie padovane”.

PADOVA 4 MARZO 2020