Home

PATRIZIO BERTIN: "STATI GENERALI? NON SO SE PORTERANNO A QUALCOSA. IN OGNI CASO A CONTE DIREI ..."


BERTIN (CONFCOMMERCIO VENETO E ASCOM PADOVA): "STATI GENERALI? NON SO SE PORTERANNO A QUALCOSA. IN OGNI CASO A CONTE DIREI ..."


Ci saranno anche le rappresentanze nazionali di categoria agli "Stati Generali" annunciati dal presidente Conte.
"Sinceramente non so quali risultati potranno essere raggiunti - commenta il presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova, Patrizio Bertin - perchè riscontro attorno all'iniziativa una discreta dose di scetticismo. Però provo lo stesso a dire ciò che il mondo del commercio, del turismo e dei servizi si attenderebbe".
Bertin parte dalle riforme.
"Direi che è quasi superfluo che io insista sulla necessità di una riforma fiscale che preveda una riduzione della pressione complessiva e che accanto ad un recupero dell'evasione attui anche un contrasto serio all'elusione e l'introduzione della web tax senza la quale l'e-commerce non solo proseguirà la sua corsa ma ci strangolerà perchè può permettersi di giocare con regole diverse rispetto a quelle a cui dobbiamo sottostare noi".
C'è poi il capitolo burocrazia.
"Quando sento il presidente dell'Inps, Tridico, che avanza dubbi sulla regolarità delle richieste di cassa integrazione da parte delle aziende, ho chiaro che con questo apparato statale l'Italia non andrà da nessuna parte. Mi spiego: i 25mila euro di prestito con garanzia statale, poi diventati 30mila, hanno fatto fatica ad essere concessi perchè nessuno, negli uffici ministeriali, ha pensato di introdurre una manleva per i direttori di banca, suggerimento che sarebbe stato avanzato anche dal più inesperto dei commercialisti se solo qualcuno si degnasse di ascoltare chi opera sul campo".
Il presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova potrebbe farne a iosa di esempi del genere ("soprattutto relativi alla gestione del Covid-19 con le imprese costrette a spendere cifre importanti per presidi poi rivelatisi inutili se non controproducenti"), ma evita "per non cadere in depressione".
"Semplificare - continua - significa disporre del bonus bici o del bonus vacanze semplicemente segnalando il proprio codice fiscale, visto che l'Agenzia delle Entrate conosce tutto di tutti. Invece si attivano procedure che, nella migliore delle ipotesi, determinano errori e nella peggiore, sono l'humus sulla quale cresce il malaffare come ha dimostrato persino il reddito di cittadinanza".
Il discorso sul bonus vacanze introduce la questione del turismo.
"Dire che il turismo è fondamentale per il Paese - sottolinea - è lapalissiano. Ma mentre la malavita. come ha documentato l'indagine di Confcommercio, è già attiva ed in grado di mettere le mani su alberghi, bar e ristoranti, dallo Stato non arriva nulla e dello stesso bonus, comunque complicato e di scarsa utilità per le imprese turistiche, se ne parlerà a luglio".
Capitolo lavoro.
"Qui è evidente - continua - che bisogna riavvolgere il nastro e fare un passo indietro (ma io direi avanti) rispetto al decreto dignità. Dal 17 agosto, quando le aziende potranno nuovamente licenziare, il lavoro sarà "il" problema. Per cui, qualsiasi forma di lavoro, indeterminato, a termine, a chiamata e persino i tanto vituperati voucher saranno i benvenuti in attesa che il Pil, da qui a fine anno più vicino ad un calo a doppia cifra, possa risalire e, con esso, anche una contrattualistica più stabilizzata".
Digitalizzazione e smart working: tutto bene secondo Bertin senza però scordare che una vita davanti al computer, sia che si abbiano 6, 30 o 60 anni non è vita.
"Le relazioni - aggiunge - sono fondamentali per la socialità ma anche per l'economia. Pensare di poterne fare a meno non giova nè alla psiche nè al portafoglio".
Se potesse, dunque, Bertin direbbe questo. 
"Ma soprattutto al presidente Conte direi: ci liberi dagli annunci. Se deve fare una cosa, si consulti con chi ne capisce qualcosa e poi la faccia. E soprattutto non dimentichi che scuola e università non sono aspetti marginali della nostra società. La mia Padova, in questo senso, ne sa qualcosa".

Padova, 10 giugno 2020