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LOTTERIA DEGLI SCONTRINI. PER BERTIN POTREBBE ESSERE IL COLPO DI GRAZIA PER I NEGOZI

ARRIVA LA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI.
BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): "POTREBBE ESSERE IL COLPO DI GRAZIA PER I NEGOZI DI VICINATO E POI CI SONO IL RISCHIO "DELAZIONE" E IL RISCHIO "DILAZIONE"

Già l'avvento del registratore di cassa telematico ne ha "fatti fuori" un bel numero. Poi ci si è messa la pandemia a convincere anche i più riottosi tra gli imprenditori del terziario non più giovanissimi ma che continuavano a gestire il proprio negozio di tradizione, a chiudere i battenti
"Il rischio è che il colpo di grazia finale glielo possa dare la lotteria degli scontrini e non sarà un bene per le nostre comunità".
Patrizio Bertin, presidente dell'Ascom Confcommercio di Padova, ne è convinto: i negozi di vicinato gestiti da persone in là con gli anni che a fine 2020 decideranno di chiudere non avranno un peso specifico importante sul Pil, ma lo avranno per la socialità dei nostri centri, grandi o piccoli che siano.
"Purtroppo - continua il presidente - il "mantra" della lotta all'evasione funziona un po' come un rullo compressore: schiaccia giustamente i "furbi" ma annienta anche i deboli e, con essi, magari decenni di storia".
Ecco allora che la lotteria degli scontrini, in partenza il 1° gennaio, sarà la nuova, definitiva, mazzata.
"Perchè la paura di sbagliare - segnala il presidente - i nuovi obblighi e, soprattutto, la possibilità di essere additati come "evasori" se solo non si registra un codice cliente, giocheranno a favore di un'uscita dal mercato. Cosa di cui, ovviamente, non sentivamo proprio il bisogno!".
E' pur vero che dall'Agenzia delle Entrate arrivano rassicurazioni in quantità industriale (i dati - dicono - non potranno essere utilizzati per tracciare le spese dei singoli soggetti) ma basta l'idea che ad ogni acquisto debba essere abbinato il codice che il cliente dovrà premunirsi di chiedere all'Agenzia delle Dogane perchè più di qualche operatore tema fortemente per la propria attività.
"A parte il fatto - continua Bertin - che dall'Agenzia arrivano assicurazioni del tipo: "Prima di emettere lo scontrino elettronico, registra il codice lotteria che il tuo cliente ti mostrerà: pochi attimi per fidelizzare il cliente!" che è un "falso" sostanziale. Se tutti dobbiamo emettere scontrini abbinati a codici che razza di fidelizzazione possiamo mai realizzare?"
Ma non è nemmeno questo che preoccupa il presidente.
"Avete presente un bar o una pasticceria all'ora delle colazioni o la domenica mattina al termine della messa? La cassa che "libera" rapidamente il cliente è fondamentale per dare un buon servizio ma anche per evitare assembramenti e battibecchi per precedenze non rispettate. Ebbene: l'inserimento in abbinata allo scontrino del codice lotteria comporterà un allungamento dei tempi che non sarà di sicuro bene accetto".
Ma non c'è solo questo a preoccupare il presidente. C'è anche il "rischio dilazione", che non sarà grave come il "rischio delazione" ("Mi stai sulle scatole, ti addito alla Finanza"), ma è pur sempre un problema.
La lotteria, infatti, non fa questione di volume di soldi. Un euro vale come 100 o 1000, perchè ogni pagamento, indipendentemente dalla sua entità, permetterà di partecipare alle estrazioni. Per cui risulterà conveniente pagare in più soluzioni, magari anche per importi modesti, perchè più scontrini abbinati equivalgono a più possibilità di vincita.
Dunque solo svantaggi?
"Non dico questo - conclude Bertin - dico solo che ancora una volta lo Stato, piuttosto che affrontare la questione di una seria riforma fiscale che abbassi a tutti le tasse, specula su uno dei vizi maggiori degli italiani, in massima parte gestito sempre dallo Stato stesso: il gioco. Talvolta d'azzardo, altre, come in questo caso, "benedetto" dalla lotta all'evasione!"

PADOVA 5 OTTOBRE 2020