GLI INCENDI DOLOSI DELLA SCORSA NOTTE SEMBRANO OPERA DI UN BALORDO.
BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO) HA CHIAMATO L’ASSESSORE BONAVINA E IL QUESTORE FUSIELLO: “FATTI COMUNQUE MOLTO GRAVI”.
Le prime indagini dicono che si tratta di un balordo.
“La qual cosa – commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin – riduce di molto le preoccupazioni della prima ora”.
Prima ora che, per il ricordo della “stagione delle spaccate” ma anche per la contiguità della sua attività con una di quelle colpite all’alba dagli incendi dolosi che hanno funestato la riapertura delle attività nel centro storico di Padova, Bertin ha vissuto con non poca apprensione.
“Nell’immediatezza del riscontro dei danni patiti dai colleghi – continua il presidente – abbiamo sperato che si trattasse proprio di un balordo perché, diversamente, saremmo stati in presenza di ben altri problemi. Ciò non toglie che la città necessiti di un controllo ancora più incisivo soprattutto adesso che, causa coprifuoco, è deserta fino alle 5 del mattino”.
Una richiesta che il presidente dell’Ascom Confcommercio ha rivolto sia all’assessore Bonavina che al questore Fusiello contattati telefonicamente.
“Da entrambi – aggiunge Bertin – ho avuto ampie rassicurazioni in ordine ad un’intensificazione dei controlli. I fatti della notte scorsa confermano purtroppo che il coprifuoco, mentre viene rispettato dalle persone perbene, rischia di non essere un problema per chi, balordo o peggio, può approfittare del deserto per compiere atti che, al di là dei danni economici, mai banali anche se coperti da assicurazione, creano un clima di insicurezza che va a sommarsi al già difficile momento caratterizzato da una pandemia devastante sotto tutti i profili: sanitari, economici, sociali”.
Padova 10 novembre 2020