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AFFARI IN CALO PER NATALE. BERTIN: "DOBBIAMO PENSARE AL DOPO"

BERTIN (ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “PIU’ CHE LE NORME POTERONO LA CONFUSIONE E LE DECISIONI PRESE IN RITARDO. ADESSO PERO’ E’ GIA’ TEMPO DI PENSARE AL DOPO”

“Più che le norme poterono la confusione e le decisioni prese in ritardo”.
Pesca nella grande letteratura di questo Paese il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin, per analizzare la pesante situazione del comparto del commercio, della ristorazione e del turismo.
“In associazione – continua – arrivano segnalazioni di colleghi che lamentano da un lato il crollo degli affari e dall’altro l’impossibilità di programmare”. Con un’aggravante che è scoppiata in queste ore: il “fresco” che finirà al macero con perdite di migliaia di euro per il semplice motivo che “non si possono cambiare le carte in tavola a poche ore dal Natale”.
Tra DPCM, ordinanze regionali e ordinanze comunali, l’approccio alle festività di fine anno è, a dir poco, disastroso.
“Già stavamo registrando un calo generalizzato delle vendite – continua il presidente – che vanno da un -40% dell’abbigliamento ad un -80 della ristorazione, passando per tutti gli altri settori con l’esclusione dell’alimentare che ha tenuto. Per non parlare del commercio ambulante (-70%) e degli alberghi che, il dato è dei giorni scorsi, ha registrato un -89%.
“Adesso però abbiamo l’obbligo di guardare già al dopo Natale”.
Il ragionamento di Bertin parte da una constatazione: la gente non spende. La riprova? I conti in banca crescono con percentuali a doppia cifra.
“E dunque il problema, non meno importante di ciò che stiamo affrontando in queste ore, sarà l’impiego di questa ingente quantità di denaro. Ma se è prevedibile che le famiglie avranno voglia di comprarsi qualcosa e di viaggiare, che le imprese che riusciranno a sopravvivere saranno invogliate ad investire, tanti dubbi rimangono su come il governo si industrierà per far ripartire l’Italia. E su questo punto le incertezze e le polemiche di questi giorni confermano che un progetto è lontano dall’essere stato studiato nei particolari e a poco valgono sei titoli per altrettanti capitoli di spesa!”

Padova 22 dicembre 2020