BERTIN (ASCOM CONFCOMMERCIO): AMPIAMENTE GIUSTIFICATA LA CHIUSURA DI QUELLO CHE PER NOI E’ L’”HUB” DELL’ILLEGALITA’
L’ennesimo sequestro della Guardia di Finanza di Padova al Centro Ingrosso Cina (12 milioni di pezzi tra collanine, braccialetti e catenine di vario genere potenzialmente pericolosi per la salute di chi li avrebbe indossati) viene salutato favorevolmente dall’Ascom Confcommercio.
“Ancora una volta – commenta il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – la Guardia di Finanza intercetta prodotti senza indicazioni né dell’origine né dell’importatore. Prodotti che, come abbiamo più volte documentato, rischiano, una volta indossati, di essere nocivi, nello specifico, per la pelle”.
“La reiterata mancanza di osservanza delle leggi – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio – giustificherebbe ampiamente la chiusura di quello che noi chiamiamo “hub dell’illegalità” e che purtroppo, nonostante l’impegno delle Fiamme Gialle, continua non solo ad inquinare il mercato ma anche a determinare un’evasione fiscale di proporzioni considerevoli”.
Padova 18 gennaio 2021