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AUMENTA IL PREZZO DEI CEREALI MA NON (ANCORA) QUELLO DEL PANE

L’AUMENTO DEI PREZZI DEI CEREALI E DELL’ENERGIA AL MOMENTO NON SI STA SCARICANDO SUL PREZZO DEL PANE.
QUARTESAN (ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “MA NON POTREMO REGGERE A LUNGO SE LA DINAMICA RIALZISTA CONTINUERA’”.
DOMENICA, INTANTO, IL CONVEGNO “BUON PANE NON MENTE!” AL CROWNE PLAZA DI VIA PO A PADOVA AFFRONTERA’ QUESTA E ALTRE TEMATICHE, SOPRATTUTTO IN CHIAVE DI MARKETING

Sarà una delle relazioni principali del convegno “Buon Pane non mente!” che l’Ascom Confcommercio di Padova ha messo in calendario per domenica prossima, 24 ottobre, al Crowne Plaza di via Po, a due passi dall’uscita autostradale di Padova Ovest: il problema dell’aumento dei prezzi dei cereali nel post-pandemia.
Aumento che, abbinato all’escalation del prezzi dei prodotti energetici, non solo non aiuta le ripresa dei consumi, ma getta un’ombra sulle prossime festività natalizie.
“Credo che non sia un mistero per nessuno – commenta Carlo Quartesan, presidente dei panificatori dell’Ascom Confcommercio di Padova che domenica aprirà i lavori del convegno al quale sono attesi anche il presidente dell’Ascom Patrizio Bertin e quello della Camera di Commercio Antonio Santocono – che si sia di fronte ad un trend preoccupante sul fronte degli aumenti”.
In effetti il prezzo delle farine di frumento tenero già a settembre 2021 segnava un incremento del 30% rispetto a settembre 2020 mentre il prezzo delle semole di frumento duro è cresciuto in un anno dell’80% con la previsione di un raddoppio.
“Se confrontiamo il prezzo della prima settimana di ottobre 2021 con quello di ottobre 2020 – continua Quartesan - le farine di frumento tenero arrivano a 511,50 euro per tonnellata, il che significa un +24% mentre le semole di frumento duro hanno toccato quota 731,70 euro per tonnellata, vale a dire un +81% che non è proprio cosa di poco conto”.
Stesso trend al rialzo anche per benzine e gasolio che, rispetto al mese di ottobre del 2020, sono aumentati del 24% medio con evidenti ricadute su tutta la catena distributiva visto che le merci viaggiano per un buon 80% su gomma. Analogo ragionamento per Gpl e metano.
Ebbene, pur di fronte ad aumenti di questo tipo, la rilevazione mensile dei prezzi da parte del Settore Programmazione, Controllo e Statistica del Comune di Padova diffusa lo scorso 15 ottobre e relativa a settembre, ha segnato un -2,6% del prezzo del pane rispetto a settembre 2020 ed un +0,2% di settembre rispetto ad agosto. Situazione simile per gli altri prodotti di panificazione e pasticceria che aumentano del +0,7% in un anno ma scendono del -1% a settembre rispetto ad agosto.
“E’ chiaro – continua Quartesan – che non potremo reggere a lungo nel mantenere i prezzi a questo livello se la dinamica rialzista continuerà con i ritmi dell’ultimo periodo. Ma la preoccupazione, adesso, è che la dinamica degli aumenti delle materie prime e dell’energia non ci consenta di programmare e lavorare per le produzioni natalizie in un clima di serenità per i consumatori e per noi. Sarebbe un danno di proporzioni notevoli se, a causa degli aumenti, le nostre attività dovessero fallire l’appuntamento con le prossime festività”.
Tornando al convegno di domenica prossima, questo il panel dei relatori: Roberto Capello, presidente nazionale della Fippa, la federazione dei panificatori; Maurizio Porato, presidente di Ebipav, l’Ente Bilaterale della panificazione Veneto; Giorgio Agugiaro, presidente della sezione Molini a Frumento tenero Italmopa e Carlo Meo, amministratore delegato di Marketing&Trade. Da quest’ultima relazione le strategie per progettare un negozio di successo.

Padova 21 ottobre 2021